Inter, la sensibilità dei grandi
(Inter) La sensibilità non si compra all’Ikea e neanche al mercato rionale. Una persona, una società o ce l’ha nel DNA o ben difficilmente potrà maturare questo sentimento. L’Inter lo ha scritto da sempre nel suo codice genetico e ieri sera ne ha data un’altra grande testimonianza.
La finale di Kiev della Champions ha avuto due eroi, uno positivo Bale, che ha dato lo strappo decisivo alla gara con un gol da favola, che lui stesso ha definito il più bello della sua vita. L’altro in negativo, il portiere dei Reds Karius, colpevole di due errori madornali sul primo e sul terzo gol madrileni.
Il pianto di Karius
Il portiere tedesco del Liverpool, appena finita la finale è scoppiato in un pianto dirotto. Da solo, sul prato di Kiev, consapevole che questa serata così sfortunata lo consegnerà alla storia. Più o meno consapevolmente i suoi compagni di squadra lo ha lasciato solo in quel momento così drammatico. Solo i giocatori del Real, qualche minuto dopo, gli si sono avvicinati per rincuorarlo.
Non è stato bello per gli amanti dello sport, vedere questo giovane eroe sfortunato attraversare il campo in lacrime, chiedendo scusa ai tifosi della Kop delusa.
E’ stato invece entusiasmante il pubblico di fede madridista quando, sollecitato da Klopp, è esploso in un applauso di conforto verso quell’uomo solo e distrutto dalle proprie responsabilità.
Il messaggio dell’Inter
Pochi minuti dopo il fischio finale, l’Inter ha pubblicato un tweet di “consolazione” al portiere di Klopp :“Una brutta serata può capitare a tutti, ti attende una vita piena di successi! Un abbraccio da tutti noi dell’Inter“.
Con la sensibilità che la contraddistingue da sempre, l’Inter ha voluto testimoniare la vicinanza a questo ragazzo che stava vivendo l’incubo peggiore che può capitare ad un portiere. Un momento che può segnare per sempre la vita di una persona se questa non trova dentro di sé la capacità di reagire. Anche per queste piccole grandi cose i tifosi nerazzurri devono sentirsi orgogliosi.