Indice dei contenuti
1 Inter, da Skriniar parole da leader2 Può entrare tra i grandissimi2.1 Icardi, cambia la scena2.2 La diversità dei messaggi2.3 I tifosi sapranno scegliereInter, da Skriniar parole da leader
(Inter Icardi Skriniar) Una giornata da segnare nei calendari quella di ieri per gli amanti e gli esperti di comunicazione sportiva.Da una parte al mattino le dichiarazioni di Milan Skriniar, parole d’orgoglio nerazzurro come da tempo non si sentivano. Il feeling con popolo nerazzurro, la voglia di diventare una bandiera nerazzurra come il suo amico e connazionale Hamsik lo è diventato per il Napoli. E per finire quel “resto al 100%, nessun dubbio, non conosco vicende di mercato e non ne parlo nemmeno…sarò sincero tutto ciò non mi interessa. Nella mia testa c’è solo l’Inter”.
C’è solo l’Inter dice Skriniar, proprio come la strofa della canzone che il milione e passa di spettatori di quest’anno hanno cantato a squarciagola mentre lui in campo si riscaldava. Mancava solo che che dicesse “io non rubo il campionato ed in serie B non son mai stato”.
Può entrare tra i grandissimi
Che si cerca di più da un ragazzo di 23 anni, reduce dalla sua prima stagione in maglia nerazzurra? Una stagione da urlo che lo ha consacrato ministro della difesa e intoccabile per tutti i minuti di tutte le partite? Niente, non si cerca niente di più, non si può cercare niente di più.
Una dimostrazione d’affetto straordinaria, oltretutto nel momento in cui tutti i top club europei sono attaccati al suo cellulare “sperando per un si” (tanto per restare in tema musicale).Giù il cappello signori, questo è un uomo vero, un nerazzurro vero, di quelli che se tengono fede alle loro parole finiscono diritti nel Mausoleo nerazzurro insieme agli eroi del passato.
Icardi, cambia la scena
Nel pomeriggio cambia la scena. Sudafrica, terre bellissime, tramonti da urlo, infuocati come la passione della gente. Li sono in ferie Mauro Icardi e Wanda Nara. Potrebbero prendersi un momento di relax totale, di lontananza dai social, un momento tutto loro? Non sia mai detto. Vabbè, vuoi per forza mandare le foto di questa vacanza? Fai pure. Ma se il primo quadrupede che ti trovi davanti è per l’appunto una zebra, lascia perdere Wanda, fatti la foto al quadrupede e tienila nel tuo album.
E lei invece, con sadismo feroce, sventola a tutti questo bell’esemplare di fauna sudafricana. Ben sapendo, ovviamente, che ai milioni di tifosi interisti della zoologia sudafricana non glie ne po’ fregà de meno, ma l’immagine di una zebra in questi giorni fa venire gli stranguglioni anche al tifoso più pacato e distratto.
La diversità dei messaggi
La diversità degli atteggiamenti e dei due modi di comunicare non può non colpire. Se Wanda ritiene che questo sia il modo migliore per tutelare gli interessi di Icardi faccia pure, continui pure su questa strada. Se resterà all’Inter con un contatto ben rimpinguato lei farà fatto bene il suo lavoro.
Ma la gente nerazzurra ieri di fronte a questi due messaggi ha espresso una sentenza. Skriniar sta diventando un totem, Icardi sta stancando.
Da una parte ci sono 30 gol a stagione che non si possono dimenticare, 100 in maglia nerazzurra neanche, ma anche una serie di messaggi che suonano come schiaffi in faccia alla passione dei tifosi. Dall’altra un ragazzo altrettanto giovane che sta assumendo con i fatti in campo e con gli atteggiamenti una dimensione da vero leader. Chiedere a Icardi parole come quelle di Skriniar sarebbe inutile, forse anche ingiusto specialmente in questo momento. Qualcosa ha accennato in passato, ma le sue parole sono state poi subito smentite dai fatti o dai tweet della compagna.
I tifosi sapranno scegliere
Faccia il suo gioco Wanda Nara. E lo faccia pure Mauro. Ma entrambi si rendano conto che stanno ballando sull’orlo del precipizio. C’è una parte dei tifosi che non ha mai recuperato il rapporto con Icardi dopo i fatti di Sassuolo di qualche anno fa e dopo il libro. La stragrande maggioranza invece lo ha sempre difeso e sostenuto. Questa maggioranza oggi è stanca, sta smettendo di restare silenziosa di fronte ai messaggi più o meno subliminali. Rien va plus, ognuno faccia il suo gioco. E quando la pallina sarà ferma i tifosi sapranno con hanno a che fare veramente.