(CdS) Ausilio, obiettivo plusvalenze: ci sono due possibilità. Ecco quali
Ausilio a caccia di plusvalenze
In questo momento Ausilio sta lavorando su due fronti: portare avanti le trattative in entrata e, soprattutto, quelle in uscita. Perché soprattutto quelle in uscita? Semplice, perché bisogna ottenere almeno 40 milioni di plusvalenze entro e non oltre il 30 giugno.
L’anno scorso il direttore sportivo nerazzurro ha compiuto un autentico capolavoro, come sottolinea il Corriere dello Sport in edicola oggi. Il problema attuale però è quello di riuscire a ripetersi. Fare un’operazione “alla Skriniar“, quest’anno, sembra impossibile, perché le contropartite che offrono i nerazzurri non vengono ritenute all’altezza dei vari Barella, Politano, ecc… Quindi come fare?
Il quotidiano romano prova a dare una risposta: “Ripetere l’impresa fatta un anno fa, quando chiuse con un +30 cedendo un po’ di giovani e capitalizzando al massimo l’affare Caprari con la Samp; oppure rinunciare subito a un big, con una lista ristretta a pochissimi nomi”. Fermo restando che i big non si vogliono cedere, la strada rimane la prima e la più complicata.
Spalletti si aspetta grandi cose
Ausilio, come detto, non vuole cedere big, soprattutto per non indispettire mister Spalletti. Come ricorda il Corriere dello Sport, il tecnico nerazzurro si è mostrato particolarmente indispettito con la società nella conferenza stampa di fine stagione. Il tecnico di Certaldo, infatti, ha dichiarato di essere rimasto particolarmente deluso dal mercato fatto lo scorso anno. E non vuole che la situazione si ripeta.
Soprattutto in una stagione, la prossima, nella quale si corre il rischio concreto di andare in giro per l’Europa a fare figuracce. Cosa che né Spalletti, né i tifosi vogliono. Il direttore sportivo nerazzurro quindi continuerà sulla falsariga dello scorso anno, sondando il mercato alla ricerca di squadre interessate ai calciatori in uscita, in modo da non intaccare ulteriormente la qualità della rosa. Qualità già precipitata alla luce dei mancati riscatti di Rafinha e Cancelo.