GDS – Icardi-Inter, prima offerta nerazzurra per il rinnovo: Wanda chiede…

La società nerazzurra lavora al rinnovo del suo capitano

In casa Inter è partita l’operazione rinnovo per Mauro Icardi. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, “nei giorni scorsi c’è stato il contatto tra gli agenti di Maurito e la dirigenza nerazzurra, ed è stata fissata un’agenda di massima per arrivare al rinnovo con adeguamento del contratto. 

L’offerta che l’Inter è pronta a presentare al tavolo, quando Mauro e Wanda Nara rientreranno dalle vacanze in Africa (torneranno a Milano domani sera), prevede un prolungamento fino a giugno 2023 con ingaggio da 6,3 milioni di fisso a stagione. Più bonus piuttosto semplici.

In linea di massima, Maurito arriverà a guadagnare abbastanza comodamente 7-7,5 milioni all’anno, cifra che lieviterebbe ulteriormente in caso di trofei per arrivare fino a 8: 5 milioni più bonus l’attuale ingaggio. Ma la prima richiesta di Wanda Nara è intorno ai 9 milioni”.

Clausola, ingaggio e richiesta di Wanda

La Rosea svela come nei giorni scorsi c’è stata una telefonata tra la dirigenza dell’Inter e gli agenti dell’attaccante argentino. Ed è stata fissata un’agenda di massima per arrivare al prolungamento e all’adeguamento dell’attuale accordo senza particolari intoppi, magari anche prima di metà luglio.

L’Inter è pronta a sedersi al tavolo della trattativa per avanzare la propria proposta contrattuale: accordo fino a giugno 2023 con ingaggio da 6,3 milioni di fisso a stagione più bonus (piuttosto semplici da raggiungere).
Cifre che permetterebbero al capitano interista di arrivare facilmente a 7,5-8 milioni all’anno. La prima richiesta dell’entourage del giocatore si aggirerebbe intorno ai 9 milioni a stagione, i margini per raggiungere l’accordo in tempi accettabili sembrano esserci.

Per quanto riguarda la clausola rescissoria, l’Inter potrebbe chiedere di toglierla definitivamente, o almeno di alzarla intorno ai 150 milioni di euro. Domani sera Icardi e la moglie-agente torneranno a Milano dopo la vacanza e resteranno in Italia almeno 3-4 giorni prima di ripartire. Possibile che in questo periodo le parti ne approfittino per un contatto diretto.