Inter: se ne va Gino Santercole, scrisse il derby per Celentano
Era nipote e cognato di Adriano Celentano. Se il molleggiato non ha mai fatto mistero delle sue simpatie nerazzurre, di Gino Santercole nessuno ha mai conosciuto le sue preferenze calcistiche. Ma tutti i tifosi, specie quelli un po’ più in là con gli anni, sanno che fu lui il primo vero cantore moderno del derby di Milano.
Era sua quella storia d’amore che nasce sui gradini di San Siro tra un tifoso interista ed una bella milanista. Santercole la scrisse dopo un derby del 1966, vinto guarda caso dall’Inter 1-0 con un autogol di Maddè. La compose lui e Celentano la portò al successo, forse per questo i tifosi interisti amavano quelle strofe un po’ più dei milanisti.
“…Eravamo in centomila allo stadio quel dì, io dell’Inter lei del Milan, oh bella mora, da una porta all’altra le sorrisi e lei disse si…” . Fu la prima volta che due squadre di calcio venivano citate in una canzone, un inno al derby, meglio ancora un inno a Milano.
Santercole era uno dei ragazzi della via Gluck, strada che ha riempito con la sua vita ed i suoi profumi le canzoni di Celentano e dei suoi amici più stretti. E come la Via Gluck, anche San Siro diventava protagonista delle poesie musicate da Santercole per Celentano.
Non sappiamo se Gino fosse interista e non ci interessa nemmeno più di tanto. Sappiamo che in quei tempi quella canzone aprì una finestra di leggerezza sul mondo del calcio e che, a risentirla oggi, dà ancora qualche brivido. Goditi i derby da lassù Gino e che la terra ti sia lieve.