Inter: Vecchi grande protagonista
(Inter Vecchi) Stefano Vecchi, mister della straordinaria Primavera nerazzurra che ieri ha concesso il bis di titoli, ha parlato a Radio 24 durante la trasmissione Tutti Convocati.“Sapevamo di essere forti, l’organico è molto competitivo, non ci siamo mai nascosti. Ci sono tante altre squadre che hanno grandi prospettive, lavorano molto bene nel settore giovanile, spendono molto.”
“Ci vorrebbero delle regole per imporre giovani in prima squadra, vero che però gioca chi merita nella squadra dei ‘grandi’, come succede nella nostra. I calciatori della Primavera sono spesso incompleti e immaturi. I calciatori che vengono ceduti per 7-8 milioni? Son tanti soldi ma sono pronti per una squadra di medio-bassa classifica. In questi quattro anni abbiamo mandato tanti ragazzi in Lega Pro, in B ed anche in A”.
Vecchi conferma: voglio tornare tra i grandi
Vecchi è stato sollecitato anche per quanto riguarda il suo futuro dopo la serie di vittorie con i ragazzi nerazzurri. Ed il mister non ha tradito chi si aspettava parole chiare:
“Mai come ora sono convinto di voler provare con i ‘grandi’. All’Inter ho tutto quello di cui ho bisogno per essere felice, sto benissimo ma con un’offerta importante potrei tornare nel calcio dei ‘grandi’. Lega Pro? Vorrei tornare ad un livello superiore, quando lasciai per venire all’Inter, ero in B”.
A proposito dei suoi ragazzi, Vecchi ha detto che molti di loro hanno cifre importanti e le loro cessioni permetteranno all’Inter di fare grosse plusvalenze per poi trattenere i migliori giocatori. In questo momento è una necessità dettata dal fair play.
Il suo rapporto con Spalletti è stato sempre positivo, “Le sue esigenze erano alte: spesso chiedeva 6-7 calciatori, con lui e i suoi collaboratori abbiamo fatto un grande lavoro. Ieri era con noi e ci ha fatto i complimenti per la vittoria. Una persona che tiene molto alla nostra Primavera”.
Infine un paragone con Allegri “Ho vinto sei finali su sette ma non posso paragonarmi a chi vince campionati in A e si fa onore in Europa come Massimiliano”.
Fonte: Radio 24