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(GdS) Stefano Vecchi parla del “tripletino”

Le parole di Stefano Vecchi dopo il trionfo in campionato

Stefano Vecchi di più non poteva fare, ha vinto tutto quello che doveva vincere in Italia con la Primavera dell’Inter.

Dopo l’ennesima stagione trionfale per i nerazzurri Stefano Vecchi inizia a pensare. Potrebbe essere stata l’ultima stagione da allenatore della Primavera dell’Inter. Il tecnico, infatti, pensa che una nuova esperienza, magari tra B e A, potrebbe essere ciò che sta cercando.

Dopo aver vinto due scudetti Primavera di fila mancherebbe solo l’impegno europeo, difficilissimo, però, vincere la Youth League, nonostante quest’anno i nerazzurri inizieranno la competizione dalla fase a gironi.

Le parole di Stefano Vecchi sul suo futuro

“Con la società siamo d’accordo: se capiterà un’occasione che reputerò valida, andrò via. Ma so benissimo quello che è l’Inter per me: ci sono cresciuto, ci sono tornato, mi ha messo a disposizione tutto per lavorare nel migliore dei modi. E abbiamo vinto tanto insieme, per cui prima di andare via ci penso bene. E già negli anni scorsi ho rifiutato proposte dalla B.”

“Le seconde squadre? Non si sa ancora nulla, però sarebbe uno stimolo nuovo, qualcosa di diverso. Vorrebbe dire tornare ad allenare i grandi, fare uno step in più nella carriera. Ma l’anno prossimo ci sarebbe da giocare la Youth League in modo diverso, partendo dalla fase a gironi, e sarebbe una motivazione nuova. Ripeto, non si tratta di dire cosa deve fare l’Inter per trattenere Vecchi, ma cosa capita di altro. Se arriva un’offerta valida sarò libero, altrimenti resterò con il solito entusiasmo e la voglia di migliorare”

Le parole di Stefano Vecchi sulla stagione

“Il tripletino è una grande soddisfazione. Abbiamo portato a casa per la prima volta la Supercoppa, che era l’unico trofeo che mancava alla società. E anche rivincere il Viareggio è stato importante: resta un torneo prestigioso, soprattutto per i giocatori. Ma il vero obiettivo era il campionato: il nuovo format ci ha costretto a giocare 30 partite molto impegnative. Lo scorso anno c’era euforia per il titolo, ora grande consapevolezza.”

“Essere pronti per l’Inter a 19 anni è difficile, ma abbiamo una rosa di qualità. È vero, nessuno ha fatto partite in A, ma leggere che l’Inter ha un tesoretto grazie ai giovani e che con le loro plusvalenze può non incorrere in sanzioni Uefa è una grande vittoria. Come se avessero giocato tutti in A.”