Inter: la sentenza UEFA, l’ultimo “regalo” di Mr. Kia (e non solo)

(Inter Uefa) La notizia del giorno in casa Inter è la legnata dell’UEFA che nessuno si aspettava. Nessuno dei tifosi ovviamente, perché il comportamento prudente della società sul mercato nelle ultime settimane lascia presumere che qualche spiffero in Corso Vittorio Emanuele fosse arrivato. Un anno in più di settlement significa altre pressioni sul bilancio in termini di mercato e riduzioni nella rosa Champions. Insomma altre sofferenze, amplificate dalla necessità di attrezzare comunque una squadra che permetta di affrontare il rientro in Champions a testa alta.

Il sito Calcio e Finanza.it evidenzia che il bilancio 2017 aveva superato l’esame della UEFA. “I paletti che non sono stati approvati riguardano l’area sportiva, in particolare modo la quota di ammortamenti relativa ai giocatori. L’Inter infatti aveva l’obbligo di far calare gli ammortamenti, in base all’accordo con l’Uefa: tuttavia, i numerosi acquisti delle ultime stagioni (come Joao Mario e Gabigol) non hanno permesso al club di rispettare gli obblighi, dato che non solo gli ammortamenti non sono scesi ma sono addirittura cresciuti.”

Il sito di analisi calcistico – economica non riporta i due nomi a caso. Si tratta dei due investimenti più importanti (oltre che di due flop tecnici) degli ultimi anni. Entrambi arrivati grazie all’opera di Kia Joorabchian che nell’estate 2016, nel bel mezzo del passaggio della società da Thohir al gruppo Suning, ricevette carta bianca da entrambe le parti per operare sul mercato.

Lo stesso sito, nello scorso mese di gennaio, riportava l’analisi dell’impatto dei due giocatori sui conti nerazzurri. Visto che l’Uefa oggi ha messo nel mirino la voce ammortamenti, concentriamoci su questi.

Il costo di acquisto era di 44 milioni per il portoghese e 33,5 per il brasiliano. Nel primo anno gli ammortamenti sono stati pari rispettivamente a 7,6 e 5,7 milioni di euro…. “Nella stagione 2017/18, gli ammortamenti dovrebbero salire a circa 9 milioni per Joao Mario e 6,8 milioni per Gabriel Barbosa…” Il totale è facile a farsi: 29 milioni circa in due anni.

Possiamo pensare che senza questa zavorra molto probabilmente l’Inter avrebbe avuto una sentenza completamente favorevole? A nostro avviso si. Si può pensare che anche Suning abbia qualcosa da farsi perdonare per la scelta condivisa con Thohir di mettere tutto il mercato in mano a Joorabchian mettendo in disparte Ausilio e tutto lo staff nerazzurro? A nostro avviso si.

Dunque se per la sentenza di oggi Kia Joorbchian è sul banco degli imputati, Suning e Thohir non possono far finta di niente. L’unica attenuante potrà invocarla Suning. Il gruppo cinese stava arrivando in quelle settimane sullo scenario calcistico italiano. Il passaggio delle quote del’Inter non era ancora definito, la conoscenza del calcio mercato sicuramente scarsa. Ecco, dei due solo Mr. Zhang potrà invocare e ricevere un’assoluzione. Thohir no, lui poteva e doveva sapere. Il ringraziamento dei tifosi per la sentenza di oggi arrivi anche a lui, a Giakarta o in qualsiasi altra parte del mondo si trovi.

Fonte: Calcio e Finanza.it