Nuovo stadio Roma, nove arresti tra politici e imprenditori: ecco l’accusa
Roma, nove arresti per nuovo stadio a Tor Di Valle
Lo stadio ancora non c’è ma già sono scattate le manette. Nove persone sono state arrestate dai carabinieri nell’ambito dell’operazione Rinascimento. E’ stata sgominata una banda dedita ad attività corruttive legata alla costruzione del nuovo stadio della Roma.
Tra gli arrestati (per sei indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per tre gli arresti domiciliari) il costruttore Luca Parnasi, il presidente di Acea (di area grillina) Luca Lanzalone – ai domiciliari, il vicepresidente del Consiglio regionale, Adriano Palozzi (Fi) e Michele Civita (Pd), assessore alle Politiche del territorio della giunta Zingaretti.
Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip, anche cinque collaboratori di Luca Lanzalone. Le accuse sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e delitti contro la Pubblica Amministrazione.
Martedì un post su Facebook della sindaca Virginia Raggi, avvertiva che «lo stadio di Tor di Valle si avvicina». Nel messaggio Raggi ha fatto il punto sullo stato dei lavori e aggiornava che «sono arrivate 31 osservazioni al progetto. Già da martedì ci siamo messi al lavoro per rispondere nel merito. Non perdiamo tempo».
Va ricordato inoltre che al momento non risulta indagato nessun dipendente della AS Roma nell’inchiesta.