(CdS) Inter, arriva la bocciatura dell’UEFA: ecco adesso cosa succede

Inter bocciata dall’UEFA

Il grande ottimismo da parte della società sulle eventuali sanzioni da parte dell’UEFA, ieri ha lasciato spazio allo sconforto: l’ Inter è stata bocciata. Troppo ingenti gli ammortamenti dei calciatori nella stagione 2016/17, dovuti sostanzialmente agli acquisti di Joao Mario e Gabigol. Già, sono stati proprio gli ammortamenti a far scivolare la società nerazzurra.

Tutti gli altri valori, infatti, sono stati assolutamente rispettati. E questo è uno dei motivi per i quali il settlement agreement si estenderà solo per la prossima stagione e non per le prossime due come capitato ad altre squadre.

Si tratta in ogni caso di una decisione che andrà a penalizzare fortemente il club di Suning. Non tanto sul mercato, che studieremo nel dettaglio dopo, ma per il cammino in Champions League che, non bastava la quarta fascia, si annuncia più complicato e tortuoso che mai.

Cosa succede

L’ Inter adesso è tranquilla. Questo perché nel bilancio di questa stagione sono stati fatti passi da gigante grazie agli sponsor di Suning e ai risultati della squadra: bilancio solido, spese per i calciatori minuziosamente gestite. Quindi la società è convinta che il prossimo anno sarà l’ultimo in regime di settlement agreement. Ricordiamo che l’Inter si trova in questa situazione per gli accordi presi da Thohir con il massimo organismo del calcio europeo. Suning non ha alcuna colpa in questo.

Comunque, abbiamo parlato di quello che accadrà nel 2019 (a luglio, ndr), andiamo adesso a vedere cosa accadrà nella prossima stagione grazie al Corriere dello Sport: “Per compilare la nuova lista Uefa l’Inter dovrà tenere conto dei paletti con i quali ha dovuto fare i conti anche nell’estate 2016, quando fu costretta a tenere fuori dall’elenco dei 21 Kondogbia, Joao Mario, Gabigol e Jovetic. Adesso potrebbe succedere qualcosa di simile. Il punto di partenza è la lista consegnata due anni fa nella quale non figurano Skriniar, Gagliardini, Vecino, Borja Valero, Lautaro Martinez e Dalbert (che sarà ceduto in prestito). Il regolamento prevede che il saldo tra i nuovi giocatori inseriti e quelli ceduti debba essere zero. Sono stati venduti Ansaldi, Murillo, Banega, Medel e Felipe Melo, partiranno Nagatomo (2,8 milioni dal Galatasaray) e Biabiany, mentre se ne sono andati a parametro zero Carrizo, Andreolli e Palacio. La premessa è che fare i conti è complicato e che occorrerebbe avere il settlement agreement completo (quello nelle mani dell’Inter, non quello “sintetizzato” sul sito dell’Uefa) per capire se si possono sfruttare anche i ricavi dei calciatori due anni fa nella lista B (Miangue, Pinamonti e Radu). Le cessioni dei giocatori 24 mesi fa in lista A hanno portato circa 30 milioni e l’Inter aveva un certo “spazio” dopo le operazioni in entrata e in uscita nella lista nel 2016 (oltre una decina di milioni). Il club inserirà facilmente gli svincolati De Vrij e Asamoah e, al momento, giocatori fuori lista (i suddetti Skriniar, Gagliardini…) solo per 35-40 milioni. Quest’ultima cifra può essere aumentata con il ricavato delle cessioni di 1-2 giocatori che nel 2016 non erano nella lista (Kondogbia è partito per 25 milioni; questa possibilità potrebbe essere stata inserita nel “settlement” come… jolly) e con gli addii dei giocatori che di quella lista fanno parte ovvero Icardi, Perisic e Brozovic, i tre big che l’Inter vuole tenere“.