(CdS) Scandalo a Roma! Calano le ombre sul progetto del nuovo stadio

Un arresto nella vicenda dello stadio della Roma

Il nuovo stadio della Roma continua a tardare. Prima la mediazione con la giunta Raggi, ora uno scandalo corruzione.

Il progetto di James Pallotta per creare uno stadio di proprietà della Roma ha subito tantissimi ritardi. Il progetto iniziale, accettato dalla giunta Marino, è stato prima bocciato poi modificato dalla giunta Raggi. Ora mancava sempre meno all’inizio dei lavori ma uno scandalo di corruzione ha gettato molte ombre. La società Roma, però, non è coinvolta, precisano i magistrati. Gli arresti di Luca Parnasi, proprietario del terreno di Tor di Valle, e Luca Lanzalone, consulente del M5S sul dossier dello stadio, potrebbero causare ulteriori ritardi.

Entro fine luglio era prevista, in comune a Roma, la delibera che dovrebbe adottare la variante urbanistica. Se questo scandalo dovesse avere ripercussioni politiche non è da escludere un rinvio. Questo rinvio, però, non potrà essere troppo lontano nel tempo perché, altrimenti, le ripercussioni di James Pallotta sarebbero gravissime. Il presidente della Roma, infatti, ha già minacciato di lasciare la società.

Le parole di James Pallotta sulla vicenda

“Sto aspettando la conferenza stampa. Ho già detto che non possiamo permetterci altri ritardi. Non conosco nessun dettaglio quindi non posso ancora commentare. Il mio partner non ha un coinvolgimento diretto nella Roma o per lo stadio Non sono preoccupato per le cose di questa mattina, non riguardano la Roma.”

“Lasciare la Roma? Non l’ho mai detto. Solo in caso di ritardi, non vedo perché debbano esserci ritardi visto che la Roma non ha fatto niente di male. Dovremmo aver approvato lo stadio.”