Materazzi svela un retroscena inedito su Coutinho

Inter: Materazzi parla di Coutinho

(Inter Coutinho) Marco Materazzi è stato ospite al programma Balalaika su Canale 5 questa sera. Argomento del giorno naturalmente i mondiali di calcio ed il pareggio odierno del Brasile. Il discorso non poteva non toccare lo splendido gol messo a segno da Coutinho e da lì un ricordo di Materazzi del giovane brasiliano.

Matrix non si è fatto pregare ed ha ricostruito un retroscena che risale a circa dieci anni fa, quando si svolse una seduta di allenamento utile per presentare il Centro Sportivo nerazzurro al classe ’92 brasiliano.

«Al primo allenamento che Philippe Coutinho ha fatto con noi ad Appiano Gentile, al primo pallone toccato mi ha fatto il tunnel! Ma non gli ho fatto niente, era troppo tenero per rimandarlo in Brasile seduto … Coutinho è stato una settimana con noi (c’era ancora José Mourinho, ndr) e poi è tornato quando era maggiorenne, non potevo dargli subito il benservito!”Perché l’Inter lo ha lasciato andare? Non chiedetemi queste cose, meglio parlare del Mondiale…».

Arrivò dopo il triplete

Coutinho arrivò all’Inter nell’estate del 2010 non ancora 18enne. Era ancora l’Inter del Triplete e dei suoi grandi protagonisti. Nella prima stagione giocò 13 partite e mise a segno un gol. Debuttò anche in Champions con sei spezzoni di partita senza riuscire ad andare a segno.

L’anno successivo, dopo un infortunio che compromise il suo inizio stagione, lasciò Milano per andare in prestito all’Espanyol dove si mise in luce mettendo a segno 5 gol in 16 gare. Altri sei mesi a Milano, qualche partita non proprio brillantissima e poi nell’inverno 2013 la cessione definitiva al Liverpool.

Erano gli anni in cui la situazione finanziaria della società iniziava a far sentire tutto il peso delle difficoltà. Massimo Moratti aveva già preso la decisione di passare la mano e di fronte all’offerta dei Reds che garantivano una congrua plusvalenza l’affare andò in porto. La storia degli anni successivi è ben conosciuta da tutti i tifosi interisti, ricordarla sarebbe come girare la lama nella ferita.
Fonte: Canale 5

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Giacomo Beretta