Milinkovic-Savic su consiglio del padre Nikola potrebbe cedere alla corte della Juventus
Intervistato a Tutto Sport il padre di Milinkovic-Savic racconta come il figlio dovrebbe cedere alla corte juventina, in quanto la vecchia signora potrebbe essere la squadra ideale.
Ecco un’estratto dall’intervista riportata oggi su Tutto Sport in Edicola oggi :
Cominciamo dal cognome: perché è doppio? In Serbia vige la regola italiana: quando viene alla luce un bambino, resta solo il cognome del padre… «Esatto, ma lui è nato in Spagna, a Lérida o Lleida secondo la grafia catalana, dove io ero tesserato per il club locale all’epoca neopromosso in “Primera División”, così all’anagrafe hanno riportato anche il cognome della mamma, la mia ex moglie Milijana Savic. Tutti gli spagnoli, o catalani, hanno il doppio cognome: mi vengono in mente Raúl Gonzalez Blanco, Gerard Piqué Bernabéu, Sergio Ramos García, Fernando Ruiz Hierro… ».
La Juve vuole Milinkovic-Savic
La Juve lo vuole a ogni costo, lei come lo vedrebbe in bianconero? «Benissimo e gliel’ho pure detto, più volte. La Juventus sarebbe la squadra ideale, perfetta per lui. A Torino, in una grande società prestigiosa e pluri titolata come quella bianconera che da anni domina la scena, avrebbe la possibilità di crescere e migliorare ancora sino ad arrivare alla piena maturità.
Dopo tre stagioni a Roma, Sergej conosce alla perfezione il campionato italiano, si è ambientato e integrato alla grande, ha imparato bene la lingua. E con giocatori di altissimo livello come i vari Dybala, Douglas Costa e compagnia lui potrebbe vincere lo scudetto, la Coppa Italia e dare un importante contributo per trionfare in Champions League, perché no? La Juve va sempre molto lontano in questa competizione. E se dovesse conquistare la Coppa più prestigiosa, Sergej potrebbe anche ambire al Pallone d’Oro. Solo se giochi una grande del calcio europeo puoi figurare tra i candidati al Pallone d’Oro… ».
Milinkovic-Savic e il tifo per il Real Madrid
Ma Sergej non è un tifoso dichiarato del Real Madrid?
«Vero, però in Spagna potrebbe andare dopo i 25 anni, quando come ho detto avrà completato la sua maturazione calcistica in Italia. Proprio come ha fatto Zidane…».
Lei conosce Torino? «Abbastanza bene perché ogni tanto vado anche a trovare l’altro mio figlio Vanja a cui Sergej ha promesso di fare gol e prenderlo in giro per una settimana appena si troveranno di fronte. Mi piace la città, è più tranquilla, più vivibile e più a misura d’uomo rispetto a Roma. Meno di un milione di abitanti contro oltre 3 milioni. La differenza c’è: si vede e si sente…».