Perisic fa tremare i tifosi
Perisic ha esordito nel Mondiale con la sua Croazia battendo per 2-0 la Nigeria. Partita ben giocata dai suoi compagni, con lui non esattamente protagonista. Poco male però, l’obiettivo erano i tre punti ed è stato raggiunto, anche con relativa tranquillità.
Oggi però sono arrivate le parole dell’esterno croato, in forza all’Inter, che fanno tremare i tifosi nerazzurri. Parole molto dubbiose sul futuro e che lasciano spalancata la porta che lo condurrebbe via da Milano. Ecco le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi: “Se sono eccitato al pensiero di preparare anche la Champions dopo il Mondiale? Vediamo quando tornerò in Italia”. Poi ha risposto un po’ stizzito a quanti gli stavano facendo domande di mercato: “Non mi va di parlare di altre cose, mi sto giocando un campionato del mondo”.
Parole nervose che testimoniano quanto il calciatore sia “turbato” dal suo futuro. La voglia di andare via dall’Inter, esternata in maniera esagerata la scorsa estate, pare non che non sia ancora passata del tutto. Nonostante il proficuo rinnovo di contratto che ha firmato l’estate scorsa.
Destinazione Premier
L’estate scorsa fu il Manchester United a turbare le notti estive di Ivan Perisic. Quest’anno non sono più i Red Devils a fare la corte al croato, ma la squadra arriva sempre dalla Premier League. Si tratta del Tottenham di Pochettino, club molto ricco e che potrebbe accontentare l’Inter economicamente qualora dovesse decidere di lasciar andare il suo attaccante esterno più prolifico.
La società nerazzurra, dal canto suo, si sta cautelando seguendo diversi calciatori con caratteristiche simili a quelle del croato. Si parla di Chiesa, che potrebbe divenire accessibile con il ricavato dalla cessione di Perisic. Piace sempre Malcom, che però è un calciatore mancino che tende a posizionarsi sulla fascia destra per poi rientrare e calciare in porta. Infine, sempre vive le piste che portano a Politano e Sansone, considerate idee low cost ma pur sempre valide nel rettangolo di gioco.