Ausilio pesca ancora in Argentina: Inter in pole per Gonzalez
L’Inter continua a puntare al mercato sudamericano, in particolare argentino, per potenziare la propria rosa.
Dopo l’arrivo di Colidio e Lautaro Martinez, che dovrebbe prendere la maglia numero 10, in queste ore è previsto un summit a Milano. I nerazzurri proveranno l’affondo decisivo per Nicolas Gonzalez, attaccante dell’Argentinos Juniors non ancora in possesso del passaporto comunitario. Possibile una sinergia con un club di media levatura, come Bologna o Sassuolo. Su Gonzalez c’è anche il Torino.
Per gli addetti ai lavori è il nuovo Dybala
La sua storia parte da Escobar, otto ore da Buenos Aires, dove il talento di casa Bicho è nato e cresciuto fino all’età di otto anni. Il calcio era già entrato nella sua vita quando José, il fratello maggiore che giocava in una piccola realtà di quartiere, il Parque Chas. Durante un torneo conosce un osservatore dell’Argentinos Juniors e ne approfitta per procurare un provino a Nicolás.
Così il classe ’98 parte per la capitale da bambino, seguito da tutta la famiglia: la sua ascesa è rapida e si capisce sin da subito che il suo percorso sarebbe stato importante, tanto che appena adolescente, River Plate e Platense provano a portarlo via al Bicho.
Cinismo e tecnica: Gonzalez è un mancino completo
González nasce mezzala sinistra, ruolo che ha ricoperto fino a quando giocava nell’Octava dell’Argentinos. Chi lo conosce bene lo descrive come un volante molto incisivo in fase di rifinitura, che una volta arrivato sotto la gestione del Bocha Batista ha scoperto di avere delle discrete doti offensive. “Batista mi ha avvicinato alla porta accellerando la mia crescita e questo mi ha aiutato molto una volta arrivato in prima squadra”
Heinze, altro allenatore fondamentale per la sua crescita, lo ha lanciato nella mischia schierandolo largo a destra, per sfruttare le sue doti tecniche e il suo sinistro che ricorda un po’ quello di Paulo Dybala, venendo ripagato con il gol promozione segnato al Gimnasia Jujuy nel dicembre scorso.
Il momento più bello della carriera, come dichiarerà lo stesso González a FourFourTwo, rivista britannica che lo ha inserito tra i cinquanta under 20 da seguire nel 2018. “Essere in quella classifica mi gratifica, ma se ci fosse stato uno dei miei compagni non sarebbe cambiato nulla”.
Fonte: (CM.com)