Ventura rompe il silenzio
(Ventura Buffon) Giampiero Ventura ha taciuto dall’inverno scorso quando la Svezia nella maledetta serata di San Siro fece fuori gli azzurri dal mondiale che si sta giocando in questi giorni in Russia. Adesso però l’ex CT ha detto basta ed ha rilasciato una serie di dichiarazioni per mettere in piazza anche le sue verità. Una di queste è stata raccolta oggi dalla Gazzetta dello Sport.
Prima della gara con l’Albania c’è stato il famoso discorso dei big alla squadra.
«Altro episodio che testimonia la voglia di creare confusione. Buffon, Chiellini e Barzagli vennero da me a chiedermi se potevano parlare ai compagni più giovani per spiegare loro il peso della maglia azzurra. Ho detto sì, pensando fosse utile un confronto tra di loro, senza di me. Ma è passato per un ammutinamento. La traduzione è stata: Ventura è stato sfiduciato, comandano i senatori. Cosa più falsa non poteva esserci».
La frecciata a Buffon
Cosa si sente di dire ai tifosi italiani davanti alla Tv?
«Che dentro mi porto un rammarico gigantesco e mi dispiace da morire. So quanto loro ci tenessero a vedere l’Italia in campo. Io non ho pianto davanti alla tv dopo la Svezia, ma quello che ho provato dentro continuo a sentirlo forte ogni giorno e ogni notte».
Nella prima parte dell’intervista Ventura tende a sottolineare quanto diversa sia stata la realtà dei fatti dalle ricostruzioni che ne hanno fatto i mezzi d’informazione. Nella seconda invece porta alla luce tutto il suo rammarico per quanto avvenuto e la sensazione che si porta dietro da quella notte.
Sensazioni che il CT dice di tenersi dentro, senza manifestare alcun sentimento in TV. Il riferimento dell’ex CT a Buffon pare evidente, anche quella sera il portiere azzurro non seppe trattenere le lacrime in diretta Tv. Come peraltro già successo a Berlino e a Cardiff. Una scena già vista insomma.
Fonte Gazzetta dello Sport