Ausilio e il suo miracolo
Sembrava un’impresa impossibile, ma Piero Ausilio alla fine ce l’ha fatta. I conti sono in regola e l’Inter può festeggiare, con un anno d’anticipo, l’uscita dal settlement agreement. Infatti, com’è stato largamente raccontato, il prolungamento di un anno del regime imposto dall’UEFA è dovuto sostanzialmente alla quota ammortamenti salita a causa di operazioni come quelle di Joao Mario e Gabigol.
Nel bilancio di quest’anno la quota ammortamenti è scesa e continuerà a scendere da qui al 30 giugno. Questo grazie soprattutto ai rinnovi di contratto che andranno a spalmare il costo del cartellino sborsato per diversi calciatori, come Candreva, su più anni. Una mossa saggia, che nulla ha a che vedere con la strategia delle cessioni. Prendendo come esempio il caso dell’ex Lazio, il suo rinnovo non si tradurrebbe in una permanenza sicura. Anzi, il suo addio resta uno dei più probabili.
Il vero miracolo però l’ha compiuto in questi giorni, come ricorda la Gazzetta dello Sport. Il ds nerazzurro, infatti, è riuscito a racimolare più dei 45 milioni previsti per rientrare nei paletti del ffp solo dai giovani della cantera nerazzurra, senza cedere alcun big della prima squadra. Un autentico capolavoro, che zittisce gran parte dei suoi detrattori. Piero infatti è stato spesso nell’occhio del ciclione, venendo additato come incapace e inadeguato. Al suo vero primo anno da solo però sta mostrando di che pasta è fatto.
Operazione Nainggolan il capolavoro
Ausilio, come specificato prima, è riuscito a rientrare di 45 milioni non toccando la prima squadra. Un’opera di per sé già molto complicata. Ma con l’operazione Nainggolan ha proprio voluto strafare. Il belga, pupillo del tecnico Luciano Spalletti, arriverà nelle prossime ore a Milano e alla Roma andranno 24 milioni più i cartellini di Santon e Zaniolo. Questi due calciatori insieme, secondo la Gazzetta dello Sport, genereranno una plusvalenza di 15 milioni.
Questi, uniti ai 12 milioni che sborserà il Genoa per Radu e Valietti, ai 7 versati dall’Atalanta per Bettella, ai probabili 10 che arriveranno dalla cessione di Pinamonti, oltre alle cessioni di Merola, Adorante e Zappa, faranno lievitare la cifra di plusvalenze oltre i 45 milioni richiesti. Ma non è finita qui, perché in uscita ci sono altri calciatori come Manaj e Puscas, di ritorno dai rispettivi prestiti, che genereranno altre plusvalenze. Insomma un vero e proprio capolavoro che darà all’Inter serenità per il futuro, almeno quello immediato. E il merito, per una volta, è del tanto bistrattato Ausilio.