Home » (GDS) Il passaggio di Nainggolan all’Inter è una beffa perché…

(GDS) Il passaggio di Nainggolan all’Inter è una beffa perché…

Nainggolan all’Inter, per la Gazzetta dello Sport è una beffa

Nainggolan è a tutti li effetti un calciatore dell’Inter, visto che il trasferimento per 24 milioni di euro più i cartellini di Zaniolo e Santon è ormai cosa fatta.

Mancherebbero ormai solamente le firme sui contratti, ma si può parlare di trattativa conclusa.

Stamattina la Gazzetta dello Sport ha addirittura pubblicato le prime parole del belga da giocatore nerazzurro.

E lo sesso quotidiano ha dedicato alcune importanti righe al commento di questo trasferimento, sottolineando come ciò comporti una belga per i tifosi della Roma.

In primis per le cifre, basse per un calciatore che ha fatto vedere grandi cose con la maglia giallorossa.

Poi per il fatto che la cessione arriva proprio a beneficio di una diretta concorrente della Roma.

Le parole della GDS

Perché su Radja Nainggolan non vale il classico discorso del tipo «è stato lui a chiederci di andar via».

Perché non regge – almeno non può reggere in assoluto – il discorso del giocatore che convince poco con i suoi comportamenti fuori dal campo: ammesso che sia realmente così, in fondo Nainggolan era questo anche un anno fa, due, tre, fin dal primo giorno che ha messo piede a Roma.

E perché se un anno c’era in cui la società poteva approcciarsi alla scadenza di bilancio del 30 giugno con relativa tranquillità, era proprio questo.

Ecco: per quanto sia sempre difficile generalizzare e ipotizzare un pensiero unico in una città come la capitale, il sentimento intorno all’addio di Nainggolan ruota intorno a questi tre ragionamenti.

«Capirei molto di più la cessione di Alisson, al Real Madrid e a certe cifre non puoi dire di no», dice uno dei tanti ascoltatori dell’etere romano.

Ecco, Nainggolan all’Inter di Spalletti, ovvero una diretta concorrente, ha il sapore della beffa e della delusione.

E ce l’ha anche per le modalità economiche del trasferimento: non una cifra elevata e non una contropartita tecnica degna”.