Milan: un nuovo acquirente
Entro mezzanotte Yonghong Li avrebbe dovuto versare la somma di 32 milioni di Euro dell’ultima tranche dell’aumento di capitale che non è pervenuta. Nel frattempo è giunta un’altra offerta da Thomas Ricketts, finanziere a capo di Incapital Llc e proprietario della squadra di baseball comprata nel 2009 per 875 milioni di dollari.
Secondo Milanofinanza questa soluzione sarebbe:
“quella sponsorizzata dalla banca d’affari di Lloyd Blankfein, arriva da Oltreoceano. E, secondo quanto appreso da più fonti finanziarie vicine all’operazione da milanofinanza.it, fa riferimento alla famiglia Rickett’s. In particolare, a Thomas Ricketts, amministratore delegato dell’investment bank di Chicago Incapital Llc ma, soprattutto, patron dei Chicago Cubs.
americano, classe 1966, guida e gestisce la squadra di baseball della Mlb acquistata per 875 milioni di dollari nel 2009 e portata al successo, per la prima volta nella sua lunga storia (108 anni di attività) nelle World Series del 2016.
La famiglia Ricketts che fa capo a Joseph, fondatore della società di brokeraggio online Td Ameritrade (della quale detiene ancora il 6,37%) e che ha chiuso l’esercizio 2017 con un giro d’affari di 3,7 miliardi di dollari e un utile pre-tasse di 1,4 miliardi, è accreditata da Forbes di un patrimonio di 2,4 miliardi di dollari. Lo stesso Joseph, come emerso durante i mesi di campagna elettorale pre-elezioni, è uno dei miliardari che ha sostenuto il presidente Donald Trump.”
Nuovi risvolti
I fondi, a carico dell’imprenditore cinese, non sono stati garantiti e i 32 li verserà il fondo Usa che ha in pegno il club. Dagli Usa arriva la conferma dell’interesse all’acquisto. Secondo il quotidiano finanziario:
“Il club rossonero, quindi, ha chiesto l’immediato intervento del fondo Usa Elliott, che si era già detto disponibile a versare la somma necessaria all’iscrizione al prossimo campionato di calcio, che al più tardi lunedì verserà sui conti correnti della società. Questo passaggio tecnico farà automaticamente scattare il periodo di 10 giorni lavorativi entro i quali lo stesso Li potrà rimborsare al fondo di Paul Singer la somma prevista (32 milioni più di interessi).
Nel caso questa opzione non dovesse, come sembra, concretizzarsi, Elliott potrà escutere il pegno sul 100% della holding lussemburghese Rossoneri Sport Investment e soprattutto il 100% del capitale del Milan divenendo il nuovo proprietario, a fronte di una esposizione complessiva che oggi ammonta ad almeno 340 milioni: i 303 milioni prestati a Li per la definizione dell’operazione d’acquisto – 180 milioni, a un tasso d’interesse dell’11%, alla Rossoneri Sport Investment, e altri 123 milioni per la copertura dei due bond emessi dal club rossonero alla borsa di Vienna – e gli interessi nel frattempo maturati finora e mai versati.
A questo punto si può dire che l’avventura del carneade Yonghong Li sia giunta al termine e che il nuovo proprietario del Milan si appresti a diventare il fondo Elliott, rappresentato in cda da Paolo Scaroni. E’ plausibile che con questo passaggio proprietario, che si completerà quindi entro due settimane, ci sarà l’avvicendamento del management con l’uscita di Fassone
Ma queste sono ore cruciali anche per il pronunciamento dell’Uefa sul fair play finanziario: la sentenza è attesa entro lunedì e potrebbe essere particolarmente pesante. Il rischio è che il Milan possa venire escluso dalle competizioni europee o che venga pesantemente sanzionato. In ogni caso, il club rossonero è già pronto a fare ricorso al Tas”