Indice dei contenuti
1 Missione compiuta per l’Inter, regina delle plusvalenze per rientrare con i conti.2 L’Inter supera l’Esame3 Gli affari dei nerazzurri4 Plusvalenze, come un’esame all’università SUPERATO5 Grazie alla Roma, all’Atalanta e al Genoa6 La lunga lista di Plusvalenza7 Non solo giovani ma anche giocatori illustri.8 L’inter non cede nessun big9 Le cessioni nerazzurreMissione compiuta per l’Inter, regina delle plusvalenze per rientrare con i conti.
La certezza di aver raggiunto il traguardo che appena un mese fa sembrava lontanissimo arriverà quando anche gli ultimi contratti saranno stati depositati (oggi ovvero l’ultimo giorno disponibile), ma già da giovedì l’Inter aveva capito che sarebbe riuscita a raggiungere i 45 milioni di plusvalenze richiesti dall’Uefa.
Non centrare l’obiettivo avrebbe portato Nyon a prendere nuovi provvedimenti contro il club nerazzurro per la stagione 2019-20, la prima in cui il club sarà fuori dal settlement agreement firmato nell’era Thohir.
L’Inter supera l’Esame
Così invece in corso Vittorio Emanuele sono convinti di superare l’esame visto che hanno anche raggiunto la parità di bilancio:
tra un anno, dunque, addio limitazioni e, in caso di qualificazione alle coppe europee, compilare la lista aiutata dall’incredibile spot pubblicitario generato dalla vittoria dello scudetto da parte della Primavera
(sono arrivate tantissime richieste per i “gioielli” di Vecchi), ha venduto i suoi giovani a cifre molto interessanti. Così ha raggiunto e superato quota 45 milioni di plusvalenze.
Oggi la somma, dalla quale vanno tolte le commissioni per i vari agenti e aggiunti i bonus maturati per la vittoria dello scudetto 2017-18 del Galatasaray (operazione Nagatomo) e per la salvezza del West Han (Joao Mario), potrebbe crescere ulteriormente perché ci sono sempre da piazzare, per esempio, Puscas e Manaj.
Gli affari dei nerazzurri
In quasi tutti i trasferimenti l’Inter si è garantita un diritto di recompra; in altri casi invece ha previsto una percentuale sulla futura rivendita (15% su Zaniolo; 25% su Kondogbia) o dei non sarà più un rebus come adesso.
Plusvalenze, come un’esame all’università SUPERATO
Il cfoo Gardini, il ds Ausilio e il suo vice Baccin hanno firmato un autentico capolavoro allontanando la prospettiva di dover cedere uno dei big.
Per intendersi uno tra Icardi, Brozovic, Perisic e Skriniar, con quest’ultimo che inevitabilmente sarebbe stato l’indiziato numero uno perché corteggiato da United, City e Barcellona.
Sarebbe bastato un segnale da parte dell’Inter per scatenare un’asta e mettere a posto il bilancio con una sola (dolorosa) operazione in uscita, ma la dirigenza non ha preso in considerazione l’idea di perdere il perno della sua retroguardia e, bonus che scatteranno a seconda dei risultati ottenuti (500.000 dal Galatasaray per Nagatomo).
Grazie alla Roma, all’Atalanta e al Genoa
Una mano importante l’hanno data soprattutto la Roma, l’Atalanta e il Genoa: il club giallorosso ha valutato Santon e Zaniolo in tutto 14 milioni permettendo ad Ausilio di fare una plusvalenza di circa 10; quello di Percassi con gli affari Bettella e Carraro (quest’ultimo reduce dall’esperienza al Pescara era richiesto sul mercato ed è stato ceduto ieri per 5 milioni)
ha assicurato una plusvalenza complessiva di 12 milioni visto che entrambi i ragazzi erano a bilancio per poche migliaia di euro essendo prodotti del vivaio;
il Genoa si preso Radu e Valietti per 12,5 milioni, quasi tutti di plusvalenza, in un’operazione che comprende anche Salcedo e Serpe.
Il resto lo ha fatto Odgaard che ha detto sì al Sassuolo nell’affare Politano.
I nerazzurri andavano alla “disperata” ricerca di 45 milioni di euro e senza cedere un big ne sono arrivati 45,5 milioni di euro.
Per ultimo, ed è notizia di pochi minuti fa, è stata la cessione di Carraro all’Atalanta con una plusvalenza di 5 milioni di euro. Niente male, insomma.
La lunga lista di Plusvalenza
Ma la lista è lunga e non si ferma di certo qui.
I giocatori sono 11. In ordine alfabetico, si inizia con la cessione di Bardi al Frosinone (per un milione di euro; plusvalenza da 0,75 milioni) e si finisce con quella di Zaniolo alla Roma:
per lui l’Inter ha incassato 4,5 milioni di euro, con una plusvalenza da 2,5 milioni.
Non solo giovani ma anche giocatori illustri.
Ci sono anche nomi più importanti come Kondogbia, Nagatomo e Santon. Tre, che nel bene e nel male, sono stati titolari (non sempre, in realtà) in prima squadra.
Il francese è stato riscattato dal Valencia (incassati 25 mln; plusvalenza 2,5 mln); il giapponese dal Galatasaray (incassati 2,5 mln; plusvalenza 2 mln)
Santon è rientrato (insieme a Zaniolo) nell’affare che ha portato Nainggolan a Milano.
Piero Ausilio, il ds dell’Inter, per il terzino cresciuto nel vivaio nerazzurro ha incassato 9,5 milioni, con una plusvalenza di 8. Mica male.
L’inter non cede nessun big
Nessun big ceduto, squadra rinforzata, ulteriori sanzioni Uefa evitate: missione compiuta all’Inter. Per la felicità dei tifosi nerazzurri,
che possono continuare a sognare con gli arrivi di De Vrij, Asamoah, Nainggolan, Lautaro Martinez e Politano.
Le cessioni nerazzurre
Bardi al Frosinone: incassato 1 mln; plusvalenza 0,75 mln
Biabiany al Parma: incassati 2 mln; plusvalenza 1,6 mln
Bettella all’Atalanta: incassati 7 mln; plusvalenza 6,9 mln
Carraro all’Atalanta: incassati 5 mln; plusvalenza 5 mln
Kondogbia al Valencia: incassati 25 mln; plusvalenza 2,5 mln
Nagatomo al Galatasary: incassati 2,5 mln; plusvalenza 2 mln
Odgaard al Sassuolo: incassati 5 mln; plusvalenza 3,8 mln
Radu al Genoa: incassati 7 mln; plusvalenza 6,95 mln
Santon alla Roma: incassati 9,5 mln; plusvalenza 8 mln
Valietti al Genoa: incassati 5,5 mln; plusvalenza 5,5 mln
Zaniolo alla Roma: incassati 4,5 mln; plusvalenza 2,5 mln