Politano: l’acquisto del giovane esterno che tutti sottovalutano

Indice dei contenuti

1 Politano: l’esterno adattabile su tutta la trequarti che non era presente in rosa2 Le caratterstiche3 Il nuovo approccio4 La duttilità5 La voglia di affermarsi e il sognoPolitano: l’esterno adattabile su tutta la trequarti che non era presente in rosa

Politano è giunto a Milano con una trattativa lampo che in un paio di giorni ha avuto esito positivo. L’inserimento di Odgard come contropartita per abbassare il cash da girare al Sassuolo, ha completato la pratica anche ai fini del FFP. L’ex neroverde è ormai approdato in una big e proverà a giocarsi le sue carte per dare il suo contributo all’Inter.

Le caratterstiche

Si tratta di un brevilineo e dotato di buona tecnica individuale. Nell’uno contro uno spesso risulta essere vincente, ma ha anche un’intelligenza tattica che gli ha consentito bene di mettersi in mostra con il Sassuolo. La squadra Iachini quest’anno, ha preferito adottare un profilo tattico differente rispetto a quello che aveva impostato precedentemente Di Francesco. Un modulo come il 3-5-2 infatti ha dato da un lato solidità, ma dall’altro ha creato un modo di approcciarsi alle partite meno propositivo e di attesa. Nonostante tutto, Politano è riuscito ad adattarsi e a fungere da seconda punta rapida e imprevedibile, approfittando degli spazi tra centro campo e difesa. A Milano, proprio nella gara di ritorno contro l’Inter, ha mostrato tutta la sua capacità di allungare i reparti e di fungere da vero e proprio regista offensivo. Anche nella gara di ritorno aveva dato un contributo determinante lasciando sul posto con uno scatto Brozovic. Un giocatore che ha saputo giocare a calcio e che ha compiuto un processo di maturazione molto importante.

Il nuovo approccio

L’Inter avrebbe avuto bisogno di lui già nella passata stagione per via delle sue capacità. Probabilmente non avrà la stessa corsa e spinta di Perisic o Candreva, ma ha sicuramente numeri interessanti quando punta la porta o il suo diretto avversario. In gare difficili e chiuse come la maggior parte di quelle della serie A, un “folletto” come lui potrebbe fare la differenza. Anche se non dovesse essere considerato come un titolare, è certo che il suo apporto anche da subentrante sarebbe una valida alternativa. Il 4-2-3-1 di Spalletti infatti necessita di solidità fisica ma anche di personalità e tecnica in zone nevralgiche del campo come le fasce e la zona centrale subito dietro a Icardi.

La duttilità

La maggior parte delle gare disputate a Sassuolo le ha svolte sulla fascia sinistra. Non proprio l’ideale per un mancino naturale che ama entrare nel campo sia per calciare che per palleggiare con i compagni di squadra. Doti che ha messo al servizio anche dall’altro lato  e che potrebbe essere una valida alternativa nell’Inter che sarà anche come seconda punta a supporto di Icardi. Ricoprire più ruoli in un club che vivrebbe ancora di alcune ristrettezze come la lista Champions ridotta a 22 elementi, potrebbe in qualche modo essere un’arma in più da sfruttare.

La voglia di affermarsi e il sogno

Non è da sottovalutare la fame di un giovane ragazzo che ha combattuto su campi ostici e che oggi corona il sogno di vestire la maglia di un top club. SI tratta di un giocatore nel giro della nazionale e che ha già ottenuto importanti attenzioni da parte di Roberto Mancini. Ha tutte le carte in regola quindi per poter creare competizione interna che spinga a migliorarsi sempre. In più si consideri il vero e proprio trasporto di uno di quelli che realmente vivrebbe l’esperienza quasi da tifoso. Uno di quelli che abbandonerebbe anche il viaggio di nozze, pur di presentarsi subito per le visite e vestire la maglia dell’Inter.