(GdS) Extra Inter – Cavani confessa il suo sogno! Parole da brividi
Indice dei contenuti
1 Cavani: «Bisogna continuare a sognare, guarda come sta la gente».2 La speranza di proseguire3 Suarez e Cavani, cosi vicini, cosi lontani4 La coppia perfetta, con 45 goal5 Ora si affronta la FranciaCavani: «Bisogna continuare a sognare, guarda come sta la gente».
Edinson Cavani parla sul prato del Fisht Stadium, appoggiato sul Mar Nero, e guarda verso la curva dove i tifosi uruguaiani cantano e ballano prolungando l’estasi ben oltre il 90°. «Sono felice, felice, felice».
La speranza di proseguire
E andrebbe avanti ancora. Non c’è nessuno che sa sognare più dei 3 milioni di uruguaiani. Che però trattengono il fiato per la sua salute: «Ho sentito una puntura al gemello sinistro. Speriamo che non sia nulla – racconta –. Vediamo come sto, farò gli esami necessari e spero di poter essere in condizione di poter lottare accanto ai miei compagni contro la Francia». Dal sogno alla lotta, impasto magico di questo Uruguay che vince sempre (4 vittorie di fila come nel 1930, e quel Mondiale lo vinsero) e non concede quasi nulla.
Suarez e Cavani, cosi vicini, cosi lontani
E che con una coppia di attaccanti come Suarez e Cavani può arrivare ovunque. Due ragazzi nati a 15 giorni di distanza l’uno dall’altro nella stessa anonima cittadina, Salto, a nordovest di Montevideo. E che non si sono conosciuti fino a quando avevano vent’anni, magari sfiorandosi, mai incontrandosi a Salto, cose strane della vita.
Ora i due hanno 98 gol in nazionale, 53 a 45 per Luis, hanno entrambi superato le 100 presenze con la Celeste e hanno entrambi segnato in 3 Mondiali di fila.
La coppia perfetta, con 45 goal
Dei 45 gol di Cavani in nazionale 12 sono arrivati con assist di Suarez, inclusi 2 dei 5 che ha fatto ai Mondiali, come il primo di ieri.
Conferma numerica di ciò che è evidente sul campo: due «nueve» che di falso non hanno nulla ma che riescono a non pestarsi i piedi in area, a non andare sugli stessi palloni. Sul gol che ha aperto la gara col Portogallo Cavani ha ricevuto palla sulla linea laterale di destra.
Dal lato opposto Luis voleva il pallone e si sbracciava per attirare l’attenzione del compagno. Che l’ha visto e servito. Poi è corso via dritto sul secondo palo per andare a ricevere il lungo cross di ritorno del compagno.
Ha segnato con la faccia, lui che la faccia ce la mette sempre, per principio.
Ora si affronta la Francia
Ora affronta la Francia del compagno Mbappé, uno con cui in quella collezione mal assortita di figurine che è il Psg è andato più d’accordo che con Neymar, arrivato a Parigi per metterlo in un angolo, e non solo figurativamente.
È stato un anno duro per Edi, adorato dai tifosi e in rotta col capriccioso O Ney (lui che mette sempre il cuore in prima fila), con un allenatore debole e uno spogliatoio pieno di spifferi.
Tutte cose messe da parte appena arrivato in nazionale, posto di armonia e lotta comune. E dove l’altro attaccante è un amico, un partner, un compagno. E con due così la davanti sì che è lecito sognare.