Indice dei contenuti
1 E adesso che ne sarà del Pipita?2 Higuain fuori dal progetto di Sampaoli3 Cosa riserva il futuro per Higuain?4 Ma come si arriva a questa eventualità?5 Via dalla Juventus, dove sarà il futuro del Pipita?E adesso che ne sarà del Pipita?
Il fallimento dell’Argentina e l’uscita anticipata dal Mondiale accelerano la risposta all’interrogativo sul futuro di Gonzalo Higuain.
La campagna di Russia è stata fallimentare per il bomber della Juve: zero gol, una sola gara da titolare e 132 minuti in campo nelle 4 partite disputate dalla Seleccion.
Higuain fuori dal progetto di Sampaoli
Mai realmente coinvolto nel «progetto» di Sampaoli, mai protagonista. Un’altra occasione Mondiale sprecata; la delusione della finale di quattro anni fa in Brasile, con le occasioni fallite e la coppa sfumata, si è riproposta in modo forse ancora più bruciante.
Emblematica l’istantanea di sabato che, durante il crollo contro la Francia, ritraeva il 9 bianconero sconsolato in panchina, con lo sguardo nel vuoto e la pettorina addosso. Non l’ha mai potuta togliere per entrare nella sfida dentro o fuori contro i transalpini. Panchina e basta per lui, non certo l’epilogo che si augurava.
Cosa riserva il futuro per Higuain?
Adesso è tempo di vacanze, di resettare. Dimenticare e ripartire. Ma con quale maglia? La risposta scontata è: con quella della Juve, in forza di un contratto in scadenza nel 2020.
Ciò che può apparire scontato, però, potrebbe non esserlo. Perché c’è tanta incertezza sul futuro bianconero di Higuain. Sembra strano a dirsi, ma il Pipita non è incedibile.
Tradotto: nel caso arrivasse un’offerta adeguata, la Juve potrebbe anche sacrificarlo. Ebbene sì, il bomber strappato al Napoli due estati fa per 90 milioni, il bomber che ha firmato il settimo scudetto consecutivo con il gol all’Inter potrebbe essere ceduto.
Offerta adeguata, nella logica del club bianconero, significa che dovrebbe essere da 60-65 milioni in su. In modo da non iscrivere minusvalenze in bilancio. L’epilogo del Mondiale, però, non aiuta a tenere elevatissima la valutazione.
Ma come si arriva a questa eventualità?
Il valore tecnico del Pipita non si discute, il suo peso nell’attacco bianconero neppure, come testimoniano appunto i gol, spesso decisivi, firmati negli ultimi due anni: 55 in tutto in 105 partite.
Nel finale della stagione da poco conclusa, però, qualcosa non ha funzionato a dovere tra Higuain e Allegri. La panchina in finale di coppa Italia, non digerita dall’argentino, è stata la punta dell’iceberg di un malcontento che covava da un po’.
Anche per un discorso tattico sviluppatosi durante l’anno, con Max che ha chiesto al Pipita un lavoro di regista offensivo, e non di bomber puro, che lo ha un po’ allontanato dalla porta. E che non sempre gli è andato a genio.
Poi c’è il fattore carta d’identità: l’apertura di un nuovo ciclo e il rinnovamento anche anagrafico della rosa che la società sta portando avanti, potrebbe influire nelle scelte e nei ragionamenti, portando a valutare davvero l’eventualità di un addio.
Via dalla Juventus, dove sarà il futuro del Pipita?
Il passo successivo è capire dove potrebbe essere il futuro non bianconero di Higuain. In Italia i rumors lo hanno coinvolto in uno scambio con Icardi, subito smentito da Juve e Inter.
Ma Gonzalo è stato accostato anche al Milan: fantamercato, se riferito alla situazione attuale del club rossonero. Il discorso potrebbe aprirsi soltanto nel caso di un cambio di proprietà. I tempi però appaiono piuttosto lunghi e l’affare complicato.
La via estera porta al Paris Saint Germain ma soprattutto al Chelsea dove, a meno di sorprese, la panchina sarà di Maurizio Sarri.
E allora i due potrebbero rinverdire i tempi di Napoli a Stamford Bridge. Con Morata che potrebbe fare il percorso inverso e tornare in bianconero.
Che ne sarà del Pipita?