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1 Tre soluzioni a disposizione ma solo quattro giorni per risolvere l’enigma.2 Trattativa con Commisso3 La seconda strada4 La terza strada o la terza soluzione ai problemi rossoneriTre soluzioni a disposizione ma solo quattro giorni per risolvere l’enigma.
Non è il nuovo gioco dell’estate bensì il difficile rebus che dovrà sciogliere il presidente del Milan Yonghong Li da oggi fino a venerdì prossimo, tre strade per chiarire le questioni societarie dopo giorni di trattative e indiscrezioni sul futuro del club.
Com’è ormai noto il cinese entro il 6 luglio dovrà restituire a Elliott i 32 milioni di aumento di capitale anticipati dal fondo americano per coprire le spese ordinarie della società.
La deadline di venerdì è fondamentale per capire cosa succederà nell’universo rossonero, ma è l’ennesima prova da superare per l’azionista di maggioranza cinese.
Trattativa con Commisso
La prima via porta direttamente a New York, nel grattacielo di Goldman Sachs dove l’imprenditore Rocco Commisso sta conducendo da tempo una trattativa serrata con gli uomini di Mr Li per cercare di acquistare la maggioranza del club.
I recenti rallentamenti hanno portato la contrattazione su binari morti ma l’affare potrebbe riaprirsi da un momento all’altro se la proprietà cinese dovesse dimostrare di voler discutere sulla proposta di Commisso.
L’italo-americano è pronto a ripagare tutto il debito nei confronti di Elliott, a immettere 150 milioni per la gestione del club e il calciomercato e a lasciare a Yonghong Li sia il 30% delle quote sia la gestione del brand in Asia.
La trattativa resta in piedi ma vive una fase di stallo da tre giorni. Se mister Li decidesse di volare a New York come Commisso gli ha chiesto…
La seconda strada
La seconda strada per il presidente rossonero è versare entro venerdì nelle casse di Elliott i 32 milioni e guadagnare così altro tempo per decidere sul futuro del Milan.
L’idea generale è proseguire alla ricerca di soggetti interessati ad acquistare il club ma con questa strategia il cinese avrebbe più tempo per sedersi al tavolo e trovare l’offerta a lui più congeniale.
Ma è un gioco pericoloso, perché più si avvicina il mese di ottobre e più il valore del club potrebbe calare, soprattutto se dovesse concretizzarsi l’esclusione dall’Europa e dunque dovesse fallire il ricorso al Tas di Losanna.
Tuttavia secondo gli ultimi rumors i 32 milioni sarebbero già pronti nell’eventualità che la trattativa con Commisso saltasse del tutto.
La terza strada o la terza soluzione ai problemi rossoneri
E poi c’è la terza strada, quella nella quale l’ombra del fondo americano è sempre più ingombrante. Il Milan potrebbe finire a Elliott se Yonghong Li non dovesse concludere il negoziato con Commisso e mancare il versamento di 32 milioni.
In quel caso si andrebbe al tribunale del Lussemburgo che stimerà il valore del bene dato in garanzia e procederà alla vendita. In parole semplici il club andrebbe a finire nelle mani di Elliott che successivamente lo rivenderà al miglior offerente.
Giorni decisivi per Yonghong Li: il futuro del Milan passa da questa settimana cruciale e dalle sue scelte.