Ausilio, le plusvalenze un vero capolavoro
Per Ausilio, dal primo luglio, gli elogi si sono sprecati. D’altra parte, li merita tutti, perché ciò che ha fatto con le plusvalenze è stato un vero e proprio capolavoro. Il ds nerazzurro infatti ha racimolato ben 50 milioni di euro di plusvalenze. 5 più di quelli necessari. Ma la cosa straordinaria è che l’ha fatto senza cedere alcun big.
Per la verità, come sottolinea Tuttosport in edicola oggi, anche l’anno scorso Sabatini e l’attuale ds nerazzurro fecero un lavoro altrettanto straordinario, senza intaccare la qualità della rosa interista. C’è un dato però che fa davvero riflettere: in due sessioni di mercato, l’Inter, grazie al lavoro dei suoi dirigenti, ha incassato la bellezza di 85 milioni di euro. Numeri straordinari, se si pensa che nessun big è stato sacrificato per ottenerlo.
L’anno scorso furono ottenuti 37 milioni di euro dalle cessioni di “Eguelfi all’Atalanta (1.5 milioni di plusvalenza), Miangue al Cagliari (3.5), Dimarco al Sion (4), Gravillon (1.5) e Gyamfi (0.28) al Benevento. Ma soprattutto grazie a Banega arrivato a parametro zero dal Siviglia e rivenduto un anno dopo ancora alla squadra andalusa per 9 milioni e a Caprari che per 15 milioni è andato alla Sampdoria” nell’operazione Skriniar. Queste cessioni permisero all’Inter di trattenere Ivan Perisic, allora finito nel mirino del Manchester United. Quest’anno è accaduta la stessa cosa, con un altro pezzo pregiato.
Skriniar a un passo dalla cessione
Secondo Tuttosport, Ausilio sarebbe stato a un passo dal cedere Milan Skriniar. Il centrale slovacco, qualora non fosse stato portato a termine il capolavoro delle plusvalenze, sarebbe stato il sacrificato in nome del ffp. Fortunatamente per l’Inter e i suoi tifosi, non è andata così. Il ds nerazzurro infatti, con una serie di operazioni, è riuscito a racimolare i 45 milioni necessari, senza cedere Skrinar né nessun altro.
Questo straordinario risultato è stato possibile grazie alle cessioni di “Santon alla Roma che ha garantito 8 milioni di plusvalenza, Bettella e Carraro all’Atalanta (altri 7 e 5 milioni), poi Radu e Valietti al Genoa (6.95 più 5.5). Cifre a cui si aggiungono quelle arrivate da altri veterani, come Bardi (0.75), Biabiany (1.6), Nagatomo (2) e Kondogbia (2.5) e quelle più contenute di altri giovani arrivati lo scorso anno in Primavera con esperienze già significative alle spalle: Zaniolo e Odgaard sono finiti rispettivamente a Roma e Sassuolo con plusvalenze da 2.5 e 3.8 milioni”. Da non dimenticare anche la cessione di Manaj al Levante, che ha generato altri 2 milioni di plusvalenza.