Vecchi ricorda l’Inter
L’ex allenatore della Primavera dell’Inter, Stefano Vecchi, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
Le dichiarazioni del nuovo allenatore del Venezia
“Con l’Inter un percorso importante, al di là delle vittorie, c’è la soddisfazione di aver permesso all’Inter di cedere qualche giovane in modo da non essere costretta a vendere giocatori importanti della prima squadra. Sono anche orgoglioso delle cinque partite tra Serie A ed Europa League, credo di aver fatto bene”.
Tacopina e Moratti, simili nell’entusiasmo?
“Persone che hanno molto a cuore il destino del loro club”.
Il suo nuovo presidente l’ha presentata come una «perfetta combinazione tra successo, dedizione al lavoro e umiltà».
“Sì, qualcosa ho vinto… per carattere cerco di apparire il meno e sudare il più possibile”.
E com’è il feeling con il diesse Angeloni, anche lui nuovo?
“Lo conosco da quando giocavo al Pergocrema, era il mio diesse, vincemmo il campionato. Siamo sempre rimasti in contatto, anche se non in modo assiduo: telefonate per confrontarci su qualche giocatore…”.
Nel suo curriculum c’è però un neo, proprio in Serie B: Carpi.
“Un incidente di percorso. Anche un po’ a sorpresa perché era una squadra neopromossa con pochi giocatori con esperienza di B. All’inizio eravamo ampiamente all’interno dei programmi, a ridosso della zona playoff: alla fine 39 punti in 29 partite non sono poi da buttare… Tutto fa esperienza”.
Farà il 4-3-3 come alla Primavera dell’Inter?
“Anche lì ho sperimentato molto, le squadre giovanili vanno messe in condizione di esprimersi in funzione dei giocatori che hanno. E al momento è assurdo cambiare le certezze che ha avuto il Venezia finora, quindi ripartirò dal 3-5-2. Poi si potrà passare anche a un più propositivo 4-3-3 se si riesce. Modulo peraltro che il Venezia ha fatto in Lega Pro due stagioni fa”.
Fonte: Gazzetta dello Sport