(GdS) Icardi parla e fa sognare i tifosi: le sue parole

Icardi, parole da capitano

Icardi è stato, probabilmente, uno dei calciatori più chiacchierati del mercato, almeno nel mese di giugno. Ogni mossa social di sua moglie/agente Wanda Nara era vista come un segnale d’addio all’Inter. Inoltre, queste “mosse” sembravano avere un comun denominatore: la Juventus. Oggi i bianconeri sono impegnati sul fronte CR7, e Maurito, felice in ritiro con la sua squadra, non vestirà i colori bianconeri.

Già, perché il capitano nerazzurro è felice. E le sue parole di ieri certificano quanto la voglia di Inter sia tanta. Prima il post sui social: “9-7-2013 9-7-2018: to be continued”. Post che è servito a festeggiare i suoi primi cinque anni di nerazzurro. I primi perché, come lui stesso ha ammesso, continueranno. Nonostante la clausola ancora in atto (scade il 15 luglio, ndr), le parole del capitano tranquillizzano ambiente e tifosi.

Poi le parole rilasciate a Inter Tv, dove ha parlato da vero leader di questa squadra: «C’è tanta voglia di cominciare questa nuova stagione in cui faremo la Champions League. Lavoreremo bene per prepararla e per ambientarci con i nuovi arrivati. Ci sarà da modificare qualcosina rispetto allo scorso anno, quando abbiamo messo le basi per questa stagione».

Presto il rinnovo

L’impressione è che a Icardi sia stato promesso il tanto agognato rinnovo del contratto. E, addirittura, si sarebbe già molto avanti nella trattativa. Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti, la firma arriverà a giorni: ingaggio aumentato intorno ai 6 milioni di euro, più bonus naturalmente, e durata prolungata di due anni, fino al 2023.

Si è davvero vicini alla chiusura di questa telenovela di mercato, come ha confermato lo stesso capitano quando ha definito l’Inter «una famiglia». Una famiglia alla quale lui non vuole rinunciare e della quale vuole essere orgogliosamente il capitano, come quando ha accolto personalmente ogni neo-acquisto: «Ho dato il benvenuto a tutti sia via social sia via telefono. Era un modo per fargli capire che siamo una famiglia interista».