Inter news: il ritiro è cominciato da pochi giorni e Luciano Spalletti ha potuto da subito lavorare con tutti i nuovi giunti. Mancano solo i giocatori impegnati nel mondiale che dopo le meritate vacanze, si aggregheranno al gruppo per rimettersi in pari con la preparazione. Intensità e concentrazione sono gli elementi principali di questa prima fase in cui è necessario recuperare il ritmo. Il lavoro tattico non è ovviamente da meno.
Nelle partitelle viste si è potuta notare un’attenzione maniacale nei dettagli, nelle posizioni e anche sulle scelte da effettuare a gara in corso, in modo da poter avere sempre una soluzione pronta per qualsiasi evenienza. Normale che l’estro personale non venga soffocato. Su tutti, come anticipato qualche giorno fa, sembra aver colpito particolarmente Matteo Politano.
L’ex Sassuolo si sta dimostrando infatti un innesto di qualità, più di quanto magari si potesse immaginare. Colpi al volo, conclusioni in porta ma anche palleggio e sacrificio, non sono passati inosservati. Nei piccoli match disputati, ha ricoperto sempre la posizione di esterno di destra. Nello scorso campionato, un giocatore del genere che sapesse accentrarsi e dare nuove soluzioni offensive, era completamente assente. Oggi Politano, riempie finalmente questo vuoto, assecondando precisamente i dettami tattici di Spalletti.
Non è una novità, ma è bene comunque sottolinearlo, che Radja Nainggolan sia un giocatore dal vigore e dalla presenza ingombrante. A parte le violente conclusioni a rete (pare che ne abbia abbia bucato una) ha mostrato le sue qualità anche in fase di impostazione e supporto al gioco. Non si tratta di un calciatore dal dribbling secco,ma di uno che preferisca effettuare le cose semplici e lineari. Per citare Crujiff: “giocare a calcio è semplice, ma giocare un calcio semplice è la cosa più difficile del mondo“. Con il Belga non si avrà forse lo stesso tipo di palleggio garantito da Rafinha, ma si avrà sicuramente una presenza più preponderante e molto concreta sotto porta.
Un altro che sembrerebbe aver colpito nel segno è Karamoh. Il giovane francese, che deve ancora maturare sotto il profilo della precisione sotto porta, ha però dei numeri nello stretto che non sono proprio comuni. La personalità non gli manca, ma forse a volte servirebbe maggiore concretezza. Fino all’arrivo di Perisic, sarà lui il titolare sulla fascia sinistra come visto anche nella partitella assieme a Politano su quella opposta. Finalmente quindi si potrà avere da entrambi i lati una situazione congeniale per creare gioco e consentire delle soluzioni offensive.
Asamoah sempre presente nel vivo del gioco, con moltissimi palloni toccati in fase di impostazione e scarico. Non si tratta di un mero esterno difensivo, ma di un giocatore dedito al supporto e a offrire delle soluzioni sia in uscita palla al piede, che proponendosi nello spazio per lo scarico dei centrocampisti.
Martinez sembrerebbe ancora doversi ambientare con il nuovo metodo di lavoro e con il feeling con i compagni. Non è un giocatore pronto, ma si sono intravisti comunque dei colpi e delle giocate che potrebbero far ben sperare. Non è comunque una punta statica che sa sicuramente concludere, ma che preferisce scendere a recuperare palla, a fare sponde, senza poi perdere di vista l’inserimento in area.
Piccola parentesi anche per il giovane Salcedo provato anche lui sulla fascia sinistra. Conferme sulla difesa a quattro con De Vrij a fungere da vero e proprio regista difensivo, ma anche test con quella a tre. Impressione iniziale comunque buona, con un fatto che risulta essere evidente: nessuno butta mai via la palla. L’azione nasce dal portiere e non viaggia mai su verticalizzazioni scontate nè facilmente leggibili. Un calcio frizzante e tecnico, accompagnato da esperienza e fisicità. Un mix tra conferme e sorprese che potrebbe alzare non di poco la qualità della rosa, in attesa degli ultimi necessari innesti.