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Inter: Spalletti ha un “potere” diverso, adesso può pretendere e opporsi

Inter Spalletti in conferenza stampa

(Inter Spalletti) Luciano Spalletti ha parlato oggi nella prima conferenza stampa stagionale dopo i primi giorni di allenamento in ritiro. Un mister carico, entusiasta, orgoglioso dei suoi venti giocatori.

Li ha esaltati per quello che potranno fare come gruppo, ne ha messi un paio sotto i riflettori e non potevano che essere i due protagonisti nerazzurri della finale mondiale di domenica prossima. Brozovic e Perisic rappresentano l’immagine migliore dell’Inter che va ad iniziare la stagione del rientro in Champions. E se Brozovic corre come un matto con grandi qualità, Perisic può diventare l’alternativa interista a CR7, parole di Spalletti.

Più forte con la Champions

Un allenatore sicuramente rafforzato dall’aver conquistato la Champions dopo tanti anni di assenza. Lo si capisce dalle sue parole, ben diverse nei toni da quelle dello scorso anno.

Se allora imperava la prudenza e l’attesa, oggi il mister sa di poter contare sulla fiducia di tutto l’ambiente ad iniziare da Suning. Sa di avere una credibilità e, forse, un “potere” decisamente diverso da quello scorso anno. E dunque può permettersi posizioni più forti e decise nei confronti di tutto l’ambiente.
Lo si capisce da un passo preciso della conferenza stampa: “tramite il lavoro della società e di questa squadra ora c’è un appeal differente per quanto riguarda il venire a giocare nell’Inter, può davvero esserci quel grande campione che tutti non si aspettano e che invece voglia venire a far parte della nostra squadra e questo ci rende orgogliosi. Questi giocatori sono stati scelti, seguiti nella passata stagione e devono farci diventare una squadra completa e forte in tutte le sue performance. Abbiamo bisogno di una rosa superiore rispetto allo scorso anno”

Pretendere e opporsi

L’unica cosa che ho veramente preteso è quello di contrastare i tentativi o quelle trattative inverosimili, è l’unica cosa che ho chiesto e a cui mi oppongo. Che poi siano comportamenti o cose dannose sia per la squadra che per i nostri sportivi. Stiamo portando avanti un mercato fatto di obiettivi e idee alla nostra portata e questo mi piace. Era l’unica cosa che poteva creare fraintendimenti tra me e la società”.

Pretendere di contrastare le trattative di mercato non gradite, opporsi a certe scelte, concetti che lo Spalletti dell’anno scorso non poteva permettersi. Sia perché era appena arrivato sia perchè le condizioni dettate dal FFP e dai paletti del Partito comunista cinese impedivano ogni libertà di movimento.
Quest’anno non solo queste condizioni sono migliorate ma il quarto posto conquistato mette il mister di Certaldo nella condizione di porsi con grande decisione ed autorevolezza al centro delle scelte più importanti. Come è giusto che sia.