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Al netto del colpo Cristiano Ronaldo piazzato dalla Juventus, il tecnico di Certaldo ha grande fiducia nel gruppo che gli è stato messo a disposizione
e, oltre a sottolineare che adesso anche i top player non rifiutano più un trasferimento in nerazzurro, si è goduto “Diabolik” Nainggolan, il fiore all’occhiello del mercato orchestrato dal ds Ausilio.
«Non c’è problema sul mio rinnovo e non ci inventiamo niente. Il contratto lo mettiamo a posto in 5’, anche dopo l’allenamento… Anzi, se il direttore descrive come abbiamo fatto il primo, ovvero a casa mia senza avvocati e procuratori (il cfoo Gardini, seduto in prima fila con l’ad Antonello e il cmo Danovaro, conferma, ndr), è facile immaginare come faremo il secondo.
Qui mi trovo bene, ho un buon rapporto con tutti e vogliamo lavorare in maniera seria e corretta. Quando qualcuno ha legato il prolungamento del mio contratto all’arrivo di determinati giocatori, ha sbagliato: ho solo preteso di contrastare le trattative inverosimili, dannose per la squadra e per i tifosi. Volete sapere quando rinnoverò?
Datemi una data voi… Non vedo il problema. Titolate come se avessi già firmato e state tranquilli perché il contratto si fa».
«I giocatori si sono presentati bene e hanno grande voglia. Grazie al lavoro dello scorso anno, ora non ci sono più dubbi a venire all’Inter. L’appeal è differente rispetto alle ultime stagioni quando i risultati non erano positivi e ci può essere il grande campione che tutti non si aspettano che vuole l’Inter. Con i 6 acquisti conclusi siamo diventati una squadra completa e forte, pronta a sostituire più calciatori di partita in partita perché avremo una rosa di livello superiore.
Bisogna però che tutti siano sempre pronti perché chi cerca alibi non può essere parte del mio gruppo. I nuovi? Lautaro è bravo e ha un carattere forte. Politano fa vedere la propria velocità e il suo dribbling secco.
De Vrij è un nazionale. Nainggolan? E’ facile descriverlo perché lui non ti inganna, vive senza cover e si dà per quello che è. A qualcuno non piace, a noi sì. Va controllato? Se ci provi, si trasforma in Diabolik e ti scappa da tutte le parti, ma ha sempre mostrato che è fatto di una pasta buona e si comporterà così anche all’Inter. Salcedo? E’ un altro tipo Karamoh, uno che vuole la palla suoi piedi. Asamoah? E’ maturo e ha tutte le qualità fisiche e tecniche di cui c’è bisogno».
«Ronaldo darà forza e visibilità a questo campionato perché è un grandissimo giocatore e un campione. Chi ce l’ha è più forte, ma nessuno può farci sentire inferiori senza il nostro consenso.
Noi abbiamo Perisic e sono d’accordo con i complimenti che Mourinho ha rivolto a Ivan perché lui è un giocatore che si può accostare a Cristiano: ha velocità, resistenza, è capace di recuperi incredibili e di testa dà una bella mano. Deve solo segnare più gol perché è nelle sue possibilità. Metterà al servizio dell’Inter la convinzione che lui e Brozo hanno accumulato al Mondiale e ora abbiamo tutti i particolari per raggiungere obiettivi importanti.
Non so se riusciremo a tirare il gruppo (in testa alla classifica, ndr), ma saremo nella scia delle più forti. Non penso di essere peggiore di nessuno perché ci siamo rafforzati lo scorso anno superando un momento difficile con grande mentalità e solidità.
Fiducioso? La domanda non è “Perché dovremmo far bene?”, ma “Perché non dovremmo far bene?”. Anche in Champions, nonostante ci siano dei paletti e dovrò dire a un paio di miei uomini che non possono entrare in lista, ci faremo trovare pronti»