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L’Inter l’aveva studiata per bene, due triangolazioni vincenti per una cessione e un acquisto.
La prima è andata a dama: Eder ieri ad Appiano ha salutato gli ormai ex compagni e Luciano Spalletti, ha riempito la sua borsa degli effetti personali ancor prima di metterci dentro, metaforicamente, quell’assegno da 13 milioni netti garantito dal club asiatico.
Addio, 5,5 milioni nelle casse dell’Inter, buoni come il pane per progettare la fase due del mercato. Fase di stallo, questa è la verità. Perché hai voglia ad aspettare Dembélé, il punto è che i discorsi intorno al belga si sono arenati proprio quando si pensava che la scadenza del mercato cinese potesse dare un’ultima impennata.
Se non fosse che in tempi di mercato non è mai giusto definire chiusa una trattativa fino a prova contraria, si potrebbe dire che l’opzione Dembélé per l’Inter è vicina al definitivo stop. Ausilio pensava di arrivare al belga ancora una volta con l’aiuto dello Jiangsu: niente da fare.
E difficile, almeno oggi, impostare una trattativa diretta con il Tottenham, che ragiona su cifre da almeno 20 milioni di euro.
C‘è poi un altro aspetto da tenere in considerazione. La svolta tattica annunciata da Spalletti verso la difesa a tre di fatto restringe gli spazi disponibili a centrocampo.
Ecco perché, se non dovesse uscire almeno uno tra Borja Valero, Vecino e Gagliardini, è complicato immaginare un colpo in entrata. La vera priorità del direttore sportivo Piero Ausilio è quella del terzino de stro.
Vrsaljko, Darmian e Zappacosta, non si esce da questi tre nomi. Il borsino di giornata dà in rialzo le quotazioni di Zappacosta: resta da capire in profondità il pensiero di Sarri a proposito, ma all’Inter sono arrivati segnali di un giocatore che potrebbe partire in prestito.Difficile invece pensareauno scambio con Vecino, che pure piace ai Blues.
L’apertura non è invece arrivata da parte dell’Atletico Madrid per Vrsaljko. Anzi: le prestazioni positive del croato al Mondiale hanno in qualche modo complicato le cose ad Ausilio. L’offerta di prestito oneroso con diritto di riscatto è stata già presentata, al momento dalla Spagna non sono arrivate risposte positive. Infine Darmian: se il Manchester United non procede al rinnovo automatico del terzino fino al 2020, diventa impossibile tentare l’affondo.
Dalla Francia intanto rimbalzano parole dell’agente dell’esterno brasiliano: «Stiamo aspettando l’Inter», avrebbe detto Fernando Garcia. Ma Spalletti, dopo l’arrivo di Politano, è al completo in attacco e solo un’uscita in attacco può cambiare gli scenari. Non quella di Icardi: domani scade la clausola da 110 milioni di euro, l’Inter non ha ricevuto strani segnali da Wanda e dintorni. Da qui al via del campionato può davvero entrare nel vivo la trattativa per il rinnovo. E qui, senza bisogno della Cina. Oddio, del gruppo Suning sì, in ogni caso..