Calcio italiano sotto choc, è un nuovo terremoto dopo Calciopoli
Ufficiali le richieste della procura federale
Il Parma ed Emanuele Calaiò sono, ora, al tribunale nazionale della FIGC, a Roma, per rispondere delle accuse di tentato illecito sportivo.
Ha preso il via a Roma il processo davanti al Tribunale nazionale della Figc, presieduto da Mario Antonio Scino, nei confronti dell’attaccante Emanuele Calaiò e del Parma. Il giocatore è accusato di tentato illecito sportivo (art.7 commi 1 e 2 del codice di giustizia sportiva). La causa scatenante sono alcuni messaggi spediti via Whatsapp all’ex compagno di squadra Filippo De Col prima dell’incontro del 19 maggio scorso tra Spezia e Parma calcio. Il club emiliano, difeso dal legale Edoardo Chiacchio, risponde per responsabilità oggettiva. La società emiliana rischia una penalizzazione che potrebbe fare sfumare la promozione in Serie A.
La Procura federale ha chiesto, infatti, una sanzione di tipo afflittivo di due punti per il Parma relativi alla stagione 2017-2018. Nel caso la neopromossa società Ducale sarebbe a rischio per il prossimo campionato di Serie A. In alternativa sono stati chiesti sei punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione, consentendo così al club di partecipare al massimo campionato, ma con un handicap iniziale. Per quanto riguarda Calaiò, invece, sono stati chiesti 4 anni di squalifica e una multa da 50mila Euro.
La vicenda
Era notizia di ieri, infatti, che la procura Federale avrebbe richiesto una sanzione afflittiva. Ora, per i ducali, la speranza è che venga data una penalizzazione per la prossima stagione.
Si scatena, così, un ulteriore terremoto sul calcio italiano. Sperando che questi scandali possano, un giorno, avere fine.