(Calciomercato Juventus ) Niente come il calcio riesce a dimostrare quanto breve sia la distanza tra la fama e l’indifferenza generale. Campioni prima osannati che finiscono nel dimenticatoio nel tempo di un batter di ciglia, ne sa qualcosa il Pipita Higuain. Due anni fa con la rovesciata del suo 36mo gol al Frosinone sembrava un campione epico, senza tempo, senza prezzo.
Napoli lo amava di un amore sincero e feroce. Solo Maradona aveva ricevuto più di lui da quella meravigliosa città e dalla sua gente del San Paolo. Ma nonostante ciò l’argentino aveva l’aria triste, pensierosa, non era soddisfatto. E quando arrivò la Juventus con i 94 milioni della clausola non si fece pregare, due panni in valigia, neanche un saluto a Sarri e via verso il sogno (e l’ingaggio) bianconero.
Due anni, i soliti due scudetti che la Juventus di questo periodo avrebbe forse vinto anche con il centravanti della Primavera, ma Marotta e Paratici lo avevano portato nella città della Mole per un altro obbiettivo: quella Champions diventata un’ossessione. L’argentino triste ha dato qualche raro segno di vita nella coppa dalle grandi orecchie ma quasi mai nelle occasioni decisive, fino a far montare i mugugni anche dello Stadium.
La Champions non arriva, in compenso arriva Cristiano Ronaldo. La tristezza di Higuain si moltiplica, perche capisce che le giovani zampe di Dybala, quelle possenti e generose di Mandzukic e quelle platinate del 5 volte pallone d’oro lo stanno consegnando ad una stagione di panchina e polemiche.
Mettiamoci pure nel mezzo un mondiale giocato per pochi minuti con l’epurazione dei vecchi dell’albiceleste in vista con tanti saluti da Icardi e Lautaro Martinez.
E mettiamoci anche la beffa montata da chi lo voleva protagonista di uno scambio fantasmagorico con Icardi. Notizia che ha fatto incazzare milioni di interisti mentre quello più imbufalito di tutti doveva essere lui, visto che gli stavano apparecchiando il benservito e per di più con un sostanzioso assegno in tasca da consegnare in Corso Vittorio Emanuele.
L’argentino triste forse oggi sta mettendo da parte un po’ di presunzione. Sarebbe pronto ad andare a Canossa, pronto a cospargersi il capo di cenere per farsi riaccogliere dal suo antico mentore Maurizio Sarri. Le luci, la ribalta ed i soldi di Londra gli farebbero forse tornare un accenno di sorriso.
Ma nel frattempo, poichè le cose del calcio non si sa mai come vanno a finire, è costretto pure a far finta di essere felice per una flebile richiesta da parte del Milan.Il Milan si, quello fuori dalla Champions, forse anche dall’Europa League, con un fondo americano alla guida che di pipite conosce solo quelle d’oro, con un vertice dirigenziale sull’orlo del rinnovamento completo e con una panchina in attesa di una parola di conforto. In mancanza di meglio, prima di fare panca per un anno…
Magari la nuova dirigenza gli preferirà Morata, più giovane, più bello, più social. E allora per il campione triste verrà la notte ed i ricordi dell’affetto rifiutato bruceranno ancora di più.
Sic transit gloria mundi!