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Cucchi si sbilancia: “Ecco chi sarà l’anti-Juve nel prossimo campionato”

Cucchi: “I nerazzurri hanno una società strutturata”

Riccardo Cucchi, giornalista ed ex radiocronista sportivo, si sbilancia e parla del prossimo campionato, un campionato che si preannuncia ricco di talento e di sfide ad alto livello. Il professionista elogia l’Inter, considerandola la principale antagonista alla Juventus, prima della classe a maggior ragione dopo il colpo Cristiano Ronaldo. “Dietro ai successi sportivi ci vuole un gruppo dirigente adeguato e un capitale trasparente. Da questo punto di vista, la società più strutturata mi pare sia l’Inter, che ha una proprietà cinese solida che per le competenze tecniche si è affidata a uomini di grande caratura ed esperienza” – ha dichiarato Cucchi -.

Zhang Jindong, anno dopo anno, sta cercando di trasmettere la propria mentalità all’Italia, a Milano e alla società nerazzurra. L’Inter, dopo 6 anni di attesa e di continue delusioni, è tornata in Europa. La Champions torna ad essere il palcoscenico della società di Corso Vittorio Emanuele. Siccome Icardi e compagni faranno parte della quarta fascia, c’è il rischio che i nerazzurri possano far parte di un girone di ferro. Le sfide, sin dall’inizio, saranno toste e richiederanno la massima determinazione e tenacia.

Cucchi: “Alisson? Il migliore al mondo nel suo ruolo”

Le dichiarazioni dello stesso Cucchi si spostano, si concentrano sul discorso mercato. Alisson, ultimo colpo in ordine di tempo, ha lasciato il segno nella Capitale e si prepara ad una nuova avventura. Klopp e il Liverpool lo aspettano.

“Mi spiace che un calciatore come Alisson sia dovuto andare via dalla Roma, seppur a cifre mai viste per un portiere. Alisson è forse il migliore al mondo al momento, ma ho l’impressione che società come il Liverpool “droghino” il mercato grazie a un capitale economico smisurato che permette investimenti monstre” – ha aggiunto il professionista -.

La Roma adesso ha un cospicuo budget a disposizione, ma credo sia anche in questo caso una conferma di come società di per sè competitive siano quasi costrette ad investire privandosi prima di pedine importanti” – ha concluso il giornalista -.