(GdS) Inter, domani amichevole con lo Zenit: Spalletti senza due titolari

Inter, domani tocca allo Zenit

L’Inter vuole archiviare subito la brutta sconfitta rimediata contro il Sion. E per farlo, non c’è modo migliore di tornare a vincere subito. Magari domani, quando a Pisa andrà in scena la terza amichevole di questa preseason nerazzurra. I ragazzi di mister Spalletti, infatti, affronteranno lo Zenit San Pietroburgo, squadra, tra l’altro, in passato allenata da Spalletti stesso.

Vincere però non sarà semplice, oltre che per la forza della squadra russa, anche per le assenze con cui dovrà fare i conti il tecnico nerazzurro. Mancheranno infatti Nainggolan e Karamoh, i due calciatori usciti malconci dalla sfida contro il Sion.

Ecco le loro condizioni, secondo la Gazzetta dello Sport in edicola oggi: “Quadricipite il belga, ginocchio il secondo: nulla di troppo grave in entrambi i casi. Ma intanto oggi Radja svolgerà esami strumentali per capire se il problema muscolare alla coscia sinistra riportato a Sion nasconde una piccola lesione o no. Nella peggiore delle ipotesi il Ninja sarà fermato per una settimana, mettendo a rischio dunque anche la sua partecipazione per la gara del 28 con il Chelsea a Nizza. Ma in ogni caso, anche nello scenario migliore, il belga sarà tenuto a riposo domani, anche per evitare di peggiorare la situazione. Discorso che vale anche per Karamoh, che nel corso del secondo tempo di Sion è scivolato lungo la linea di fondo facendo fare al ginocchio un movimento innaturale”. Controlli anche per lui, quindi.

Tocca alla difesa a tre, o forse no

Dopo il bluff di Sion, Spalletti è finalmente pronto a inaugurare la difesa a tre. Anche se c’è ancora qualche dubbio. Vista l’assenza di Karamoh, il tecnico nerazzurro sarebbe costretto a far fare gli straordinari a D’Ambrosio, che ha ancora qualche problemino alla caviglia destra. Quindi è possibile che si punti nuovamente sul 4-2-3-1.

Dalbert, dopo la prova decisamente negativa contro il Sion, dovrebbe essere riconfermato come terzino destro. Il motivo è lo stesso del congelamento probabile della difesa a tre: D’Ambrosio deve essere preservato.