Milan, la Procura di Milano indaga per sospetto falso in bilancio
La procura di Milano indaga su Yonghong Li
Non c’è tregua per il Milan. La procura di Milano, infatti, ha aperto da tempo un indagine su Yonghong Li per sospetto falso in bilancio.
Il Corriere della Sera riporta, in esclusiva, un’indagine a carico di Yonghong Li. La procura di Milano, infatti, ha messo sotto indagine l’ex proprietario del Milan per sospetto di false comunicazioni sociali. L’inchiesta sul Milan finalmente affiora adesso per davvero, ma risulta tutta diversa da come era stata immaginata.
Allo stato, infatti, l’indagine riguarda solo Yonghong Li e non Berlusconi, e non la fase precedente la vendita del Milan al 48enne imprenditore cinese di stanza a Hong Kong, ma la sua opacità nei comunicati ufficiali con i quali nel corso del tempo, prima di non reggere più il bluff del pagamento dei debiti e di essere quindi scalzato dal fondo americano Elliott, aveva più volte affermato al mercato di poter invece far fronte agli impegni finanziari man mano richiestigli.
L’indagine del Corriere della Sera
L’indagine su Yonghong Li – nel cui ambito la Guardia di Finanza milanese svolge non perquisizioni a carico di indagati ma acquisizioni di documenti presso terzi negli uffici non solo del Milan ma anche di consulenti dell’operazione cinese quali Lazard (advisor di Fininvest), Rotschild, Ernst & Young e Deloitte – agita il Milan in ore decisive per il suo destino sportivo ed economico.
Dopo l’odierna sentenza del Tas di Losanna sul ricorso dei rossoneri contro l’esclusione per un anno dall’Europa League, la società domani terrà l’assemblea degli azionisti. Favorito per la presidenza del Milan è l’ex amministratore delegato dell’Eni, attuale vicepresidente di Rothschild Italia e consulente del fondo Elliott, Paolo Scaroni. Il quale peraltro ha una pendenza giudiziaria a Milano, in attesa a settembre della sentenza di primo grado del processo nel quale è imputato di corruzione internazionale in Algeria per commesse Saipem.
(Fonte Corriere della sera)