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Mauro Icardi tra Real Madrid e un posto da titolare contro lo Zenit

l no di Neymar al Real Madrid rischia di scatenare una bufera sull’Inter. Perché c’è pure Mauro Icardi nella lista dei desideri.

Mauro Icardi è pronto per scendere in campo contro lo Zenit con una maglia da titolare, non si fermano i rumors attorno al suo rinnovo di contratto che lo accostano al Real.

Il Real è stato tutt’altro che impeccabile a livello di tempismo: si fosse svegliato prima del 15 luglio, sarebbe stato facile versare i 110 milioni della clausola e mettere la questione nelle mani dell’argentino dopo averlo ricoperto d’oro a livello contrattuale. Icardi che, non è un segreto, ha sempre sognato di vestire un giorno la maglia del Real.

A Suning l’ultima parola su Icardi

Per fortuna dell’Inter, la clausola è scaduta e così il Real dovrà passare sulla pelle di Suning che non intende assolutamente privarsi del suo capitano proprio nella stagione del ritorno in Champions dopo sei lunghi anni di vacche magrissime.

Un muro bello alto quello eretto da Zhang Jindong – che in questi giorni ha voluto con sé tutto il board a Nanchino – anche se il Real, come insegna la storia, quando vuole un giocatore se lo prende. E in tal senso Florentino Perez ha pure un jolly tra le mani, fornito dalla possibilità di includere nell’affare pure il cartellino di Mateo Kovacic che da tempi non sospetti è un pallino di Ausilio.

Il Real Madrid tenta un assist a Wanda Nara

L’intromissione del Real in ogni caso fornirà un insperato assist per Wanda Nara che, una volta tornata dall’Argentina, dovrà trattare il rinnovo con l’Inter: con lo spettro di un’offerta in arrivo da Madrid alle spalle,

il boccino tornerebbe nelle mani della signora dopo che il club aveva festeggiato la decadenza della clausola senza che fossero arrivati club disposti a pagare la clausola rescissoria. Wanda vuole arrivare a far guadagnare 8 milioni al marito che a oggi arriva “appena” a 5,3

L’Inter non vuole perdere il Capitano nerazzurro

L’Inter non vuole ovviamente spingersi a tanto e mira – bonus inclusi – ad arrivare a 6,5 essendo considerato il rinnovo un adeguamento a fronte di un accordo già firmato fino al 2021.

L’Inter non si fa trovare impreparato e pensa alla mossa Vidal

Visto l’andazzo, per non correre rischi l’Inter congelerà ogni pensiero su Kovacic almeno finché il Real non avrà completato l’artiglieria in attacco (dove, oltre a un centravanti, si punta a strappare Hazard al Chelsea):

un po’ quanto è successo con Matteo Darmian, sedotto e poi abbandonato per non stuzzicare oltre modo José Mourinho su Ivan Perisic dopo che lo Speciale ha ammirato quanto fatto dal croato al Mondiale. Mentre su Perisic – nonostante le pubbliche dichiarazioni di Ausilio e Spalletti – nessuno ad Appiano è pronto a mettere la mano sul fuoco,

c’è fiducia sul fatto che Icardi, da buon capitano, mantenga la parola data e possa rimanere all’Inter a lungo anche rinunciando al corteggiamento di club dal palmares del Real Madrid.

Suning pensa ad una squadra sempre più forte

Suning, dal canto suo, vuole costruire una squadra sempre più forte. Oltre al terzino destro (con Vrsaljko sempre più vicino al sì) il grande obiettivo è regalare un centrocampista di livello mondiale a Spalletti.

E, vista la paralisi che rischia di regnare intorno a Kovacic, crescono sempre più le quotazioni di Arturo Vidal che è stato messo sul mercato dal Bayern Monaco e che un’estate fa aveva già detto sì alla proposta dell’Inter prima che Carlo Ancelotti bloccasse tutto.

Il cileno, oltre a poter giocare tanto nel centrocampo a due, quanto nel centrocampo a tre, sarebbe l’unico giocatore in organico in grado di sostituire Radja Nainggolan nei panni dell’incursore.

Tra i nomi nel mazzo di Ausilio e Gardini c’è pure quello di Leandro Paredes che vuole tornare in Italia visto che mai si è ambientato allo Zenit: stasera i due “direttori” approfitteranno del rendez-vous di Pisa contro i russi per prendere informazioni su un giocatore che magari non avrà l’impatto mediatico dei colleghi, ma che potrebbe comunque essere utilissimo alla causa.