(GdS) Insulti razzisti, il giocatore lascia la nazionale
Extra Inter Germania: polemiche per una foto di Ozil
(Extra Inter Germania) Per anni è stato identificato come uno dei simboli dell’integrazione razziale in Germania. Poi è bastata una fotografia con il Presidente turco Erdogan a sollevare contro di lui offese tali da convincerlo a lasciare la maglia della nazionale con cui si era laureato Campione del Mondo. E’ quanto sta succedendo a Mesut Ozil. La Gazzetta dello Sport riporta la vicenda e le parole del centrocampista tedesco di origini turche.
“Il trattamento che ho ricevuto non mi fa più desiderare di indossare la maglia della nazionale – ha spiegato Özil –. Mi sento indesiderato. Non è questo il motivo per il quale gioco a calcio. Il razzismo non può mai esser tollerato”.
“Ho due cuori”
Özil ha pubblicato tre comunicati sul proprio profilo twitter. Con il primo comunicato Mesut si è sfogato, spiegando cosa lo ha portato ad accettare l’invito di Erdogan: “Per me non aveva importanza che fosse il presidente turco o quello tedesco, perché mi sarei comportato allo stesso modo. Ho due cuori, uno tedesco e uno turco. Durante la mia infanzia mia madre mi ha trasmesso il valore del rispetto, chiedendomi di non dimenticare le mie origini”. Eppure il popolo tedesco non prese bene il suo incontro, al punto che in molti chiesero a Löw di escluderlo dal Mondiale.
Ozil contro la Federazione
Özil ha poi puntato con decisione il dito contro media, sponsor e federazione: “Quando Matthäus ha incontrato Putin non si è gridato allo scandalo. Perché la federazione chiede a me di spiegare il caso Erdogan e non ha chiesto alla Mercedes, suo sponsor, di prendere posizione sullo scandalo emissioni? Per me la foto con Erdogan non era propaganda, ma è stata usata per fare propaganda destrorsa. Non si criticavano le mie prestazioni ma il mio legame con le mie radici. Hanno usato la foto per mettere la Germania contro di me”.
Negli ultimi due mesi Mesut ne ha subite di tutti i colori. Per questo ha deciso di ritirarsi dalla nazionale con la quale, nel 2014, è diventato campione del mondo: “Credo che quanto fatto sin dal 2009 quando esordii in campo internazionale sia stato dimenticato”. Le sue 92 presenze con la maglia della Germania (e i suoi 23 gol) non contavano più nulla.
Ozil ha ricordato gli insulti subiti da uomini della cultura e politici : “Loro non sono meglio del tifoso che, dopo Svezia-Germania, mi ha dato del maiale turco.”
Fonte Gazzetta.it