Candreva, adesso il problema è tutto di Spalletti

L’ investitura di Luciano Spalletti, due sere fa a Pisa,è il miglior punto di partenza per un nuovo inizio

«Candreva è dentro i nostri pensieri, dentro ai meccanismi della squadra. Di lui avrò bisogno, il fatto che Antonio faccia bene è qualcosa in più».

L’estate di Antonio Candreva potrebbe davvero essere cambiata all’Arena Garibaldi: controllo di palla magnifico, gol super, partita di sostanza sulla sinistra contro lo Zenit.

Per convincere anche i più scettici che lui è da Inter anche quest’anno, con una Champions League in più da giocare.

Eppure non sono state settimane semplici per il 31enne esterno romano, al settimo cielo in famiglia (la fidanzata Allegra è incinta) ma in bilico all’Inter; tra un nuovo ruolo da comprimario (soprattutto dopo l’acquisto di Matteo Politano), un rinnovo praticamente già in cassaforte, ma anche l’incertezza di poter finire immediatamente nella lista dei partenti in caso di altri arrivi di peso nella sua corsia.

Candreva senza goal si sblocca contro lo Zenit

D’altronde l’ultima stagione non è stata facile per Antonio. Tanti cross, tanti assist, tanto lavoro sporco per la squadra ma anche un numero difficile da buttare giù: 73 tiri e zero gol, ultima rete nerazzurra datata 15 aprile 2017, nel derby di ritorno.

Un digiuno che nel corso dell’anno ha pesato tanto, per uno che in una stagione di Serie A è riuscito a segnare anche 12 gol (con la Lazio nel 2013-2014). «La casella dello zero un po’ mi sta turbando, ma cerco di non pensarci», aveva detto a febbraio prima di sfidare il Milan.

«Preferisco gli assist e i punti, non li baratto con i gol», aveva aggiunto ad aprile. Ha usato spesso la diplomazia, Antonio, ma la sua stagione l’ha vissuta sull’ottovolante: 36 presenze, 33 da titolare, ma solo 9 per tutti i 90 minuti.

In mezzo, la notte dello sputo verso i tifosi a San Siro con relativa polemica («Ero arrabbiato con me stesso», aveva poi spiegato) ma anche le parole da leader quando Spalletti usava il bastone e non la carota («Il mister dice che non abbiamo qualità? Lo fa per spronarci: noi sappiamo di averla, ma dobbiamo sempre dimostrarlo»).

Candreva nell’Inter dello scorso anno

L’Inter dell’anno scorso, però, aveva bisogno dei gol dei centrocampisti e il fatto che Candreva sia rimasto a secco ha portato la dirigenza a pensare sempre di più all’alternativa.

Così l’Inter ha deciso di puntare su Politano, bravo in fase di costruzione/appoggio e più decisivo in fase realizzativa. E Antonio? Il rinnovo al 2021 – un anno in più rispetto a oggi – è in dirittura d’arrivo da qualche settimana, ma il nuovo contratto non lo legherà con certezza alla maglia nerazzurra. Lui, però, non ha mai smesso di crederci. Nemmeno quando si sono fatti i nomi di altri esterni (da Malcom in giù) per completare la rosa di Spalletti.

Il riscatto contro lo Zenit

Ecco perché partite come quella contro lo Zenit di due sera fa possono influire tanto sulle scelte di tecnico e società. Giocando sulla sinistra il numero 87 può sfruttare di più il piede destro peril tiro, diventando quindi più pericoloso.

A Spalletti è piaciuto, l’amico Gagliardini l’ha subito caricato («Era un po’ che non faceva gol, siamo contenti e ci ha aiutato»). Antonio, invece, ha aspettato e ieri mattina su Instagram ha pubblicato la foto deltiro-gol con l’hashtag «amala».

Un messaggio di fedeltà: adesso, però, al nuovo Candreva serve subito la conferma.