Calciomercato: Incredibile Pallotta, per la beffa Malcom chiede Messi al Barcellona
Calciomercato Roma: Pallotta chiede Messi come riparazione
(Calciomercato Roma) Dopo la beffa patita dal Barcellona per l’affare Malcom, il Presidente giallorosso Pallotta esterna tutta la sua disapprovazione nei confronti del Barcellona e del Bordeaux. Non accetta le scuse che arrivano da Barcellona a meno che… Ecco le sue parole riportate dal sito del Il Mattino.
“Malcom? Il Barcellona è intervenuto in maniera poco etica. La mattina Monchi era in video conferenza con l’agente del giocatore, l’accordo era fatto. Abbiamo le prove legali, sembra che il Bordeaux sarà chiamato a testimoniare. Ieri il Barcellona ci ha chiesto scusa per Malcom, ma non le accetto, a meno che non ci vendano Messi.
Il calciatore voleva venire da noi, con l’Everton e il Leicester c’erano stati solo colloqui formali. Con lui avevamo già concordato una clausola di rescissione di 120 milioni di euro».
Niente di firmato
“Non era stato firmato nessun contratto? Questa è una stronz…. Tutti i club sanno come funzionano queste cose. Dimenticate l’aspetto legale, non è etico e morale. Chiusi i rapporti con il Barcellona anche in futuro? No non sono chiusi, loro sono più grandi di noi. Avremo altri accordi con loro».
Pallotta ha poi parlato sulle due pesanti cessioni che la Roma ha effettuato in questa prima fase del mercato. “Nainggolan? Abbiamo dovuto scegliere, ci sono diversi aspetti tra cui la sua età. Non conosco tutti i problemi ma Di Francesco ha deciso che era il momento. Alisson? Siamo seri: 70 milioni sono tanti…», il commento del presidente giallorosso soddisfatto dell’arrivo di Pastore. «Avevamo bisogno di un giocatore che distribuisse palloni a tutti i talenti che abbiamo davanti”.
Messi alla Roma come segno della ritrovata amicizia tra i due club? Con tutta probabilità si tratta di una semplice battuta, ma ormai gli sportivi italiani hanno imparato a conoscere la decisione del presidente romanista. E come dice il proverbio Arlecchino si confessò burlando…
Fonte: Il Mattino