Calciomercato: L’intreccio nascosto che lega Higuain e Joao Mario
Calciomercato Inter: le storie parallele di Joao Mario e Higuain
(Calciomercato Inter) Ci sono due giocatori più diversi per caratteristiche, ruolo e mentalità di Higuain e Joao Mario? Probabilmente no. Da una parte un bomber che da anni la mette dentro con regolarità impressionante, letale come un cobra, grosso come un armadio a 4 ante, osannato dal suo pubblico dovunque abbia giocato. Dall’altra un mingherlino, asciutto e distratto, capace in campo di amnesie eterne, in lite perenne con la porta, amato da San Siro come un cactus nelle mutande.
Eppure c’è un fil rouge che lega le vicende del Pipita e del portoghese nerazzurro. Entrambi arrivati a Milano e Torino per cifre esorbitanti in funzione del loro ruolo ed età. Tutti e due marchiati subito a fuoco come salvatori delle rispettive patrie calcistiche. Uno doveva riportare a Torino quella Coppa divenuta l’incubo di una intera generazione di tifosi, l’altro doveva concorrere da protagonista a riportare la sua squadra proprio in quella Coppa. Obbiettivi falliti per entrambi, più o meno dignitosamente ma falliti.
Da salvatori della patria ad esuberi
Entrambi passati in batter d’occhio dal ruolo di insostituibile a quello di peso da cui liberarsi, per ragioni di campo e di bilancio. E come se non bastasse entrambi trattati non solo a prezzo di saldo (con un occhio ad evitare minusvalenze ovviamente) ma anche con formule irrituali per dei top player o presunti tali. Scambio alla pari, prestito con diritto, prestito con obbligo, prestito secco. Tutto va bene pur di far pari con il valore iscritto a bilancio e vedere i due lontani dalle metropoli del nord.
In effetti qualche differenza c’è. Almeno Higuain qualche estimatore riesce ancora a trovarlo, vuoi per motivi affettivi (Maurizio Sarri) o per difficoltà estreme a fare mercato (nuovo Milan). Per Joao Mario invece al momento sembra notte fonda.
Entrambi alzano pure la voce. Uno per dire che a Milano non lo rivedranno neanche in fotografia, l’altro per esternare il suo orgoglio ferito a morte di bomber eterno, rifiutando sdegnosamente, ed a ragione, prestiti e riduzioni d’ingaggio (fonte Premium Sport).
Magari Joao Mario avrà di che inorgoglirsi ad essere accostato al Pipita, quest’ultimo forse un po’ meno. Ma tant’è. Intanto domani Joao Mario, contrariamentea quanto affermato, sarà regolarmente presente all’inzio del suo ritiro dopo le ferie post mondiale. Higuain farà altrettanto nei prossimi giorni. La storia continua…