(Repubblica) Suning potrebbe comprare chi vuole ma si deve affidare alla ‘finanza creativa’
Repubblica – Inter, Suning può permettersi chiunque: il freno colpa del passato
Sulla carta Inter e Milan non avrebbero problemi a spendere. Anzi, potrebbero permettersi follie da far sognare i tifosi tutta l’estate. Perché con l’ingresso del fondo Elliott, le due milanesi hanno proprietà stabili e soci patrimonialmente dotati. Il fondo di investimento americano ha in gestione oltre 32 miliardi di dollari mentre il gruppo Suning gestisce 1700 megastore di elettronica di consumo e il suo proprietario, Zhang Jindong, ha un patrimonio personale stimato in oltre 4 miliardi di dollari; grazie al quale si classifica tra i 30 uomini più ricchi del suo paese.
Peccato che sia il Milan che l’Inter possano spendere molto meno di quanto vorrebbero. Per errori compiuti dalle precedenti gestioni, sono alle prese con le ristrettezze imposte dal Fair Play Finanziario. Così per rafforzare le rose e cercare di tenere il passo della Juventus targata CR7, devono affidarsi alla “finanza creativa” applicata al calciomercato. Il che si traduce nel riuscire a scambiare giocatori muovendo meno soldi possibili, ma contemporaneamente facendo risultare plusvalenze in bilancio, per rientrare nei parametri imposti dall’Uefa.
Come riporta Repubblica l’Inter per tutta la stagione 2018- 19 si vedrà applicare le sanzioni Uefa che la potrebbero costringere a non iscrivere tutti i giocatori della rosa nella lista Champions. I tre acquisti più importanti, Nainggolan, Martinez e Politano, hanno un valore complessivo di 78 milioni. In realtà però a bilancio quest’anno ne andranno solo 55, perché 23 verranno pagati la prossima stagione. Stesso meccanismo per le operazioni di cui si parla nelle ultime ore. Vrsaljko è andato in porto con la formula del prestito (6 milioni e riscatto a 17), lo stesso accadrà per Vidal ( o l’alternativa Barella). Prestiti così onerosi che il riscatto nella stagione successiva diventa scontato.