Indice dei contenuti
Era stato un buon profeta Alessandro Antonello, amministratore delegato del club.
Quando aveva parlato di Champions come acceleratore dei piani di Suning e aveva sottolineato come l’Inter sarebbe stata da corsa per lo scudetto già nel prossimo campionato.
Luciano Spalletti, che molto si è lamentato nella scorsa stagione perché la proprietà cinese non aveva mai fatto chiarezza su quali fossero gli obiettivi societari, stavolta non potrà “fare l’attore”
Jindong Zhang lo ha accontentato in tutto e per tutto grazie a una campagna acquisti imponente come non si vedeva dall’estate pre-Triplete.
Allora in estate arrivarono Eto’o, Milito, Thiago Motta, Lucio e Sneijder però partì Ibrahimovic: stavolta nessun big ha lasciato la Pinetina
(eccezion fatta per Cancelo e Rafinha che però andavano riscattati)
e – in attesa del botto a centrocampo – sono arrivati sei potenziali titolari, ovvero Vrsaljko, de Vrij, Asamoah (che hanno ridisegnato tre quarti della difesa),
più Nainggolan, Politano e Martinez, destinati ad aumentare in modo esponenziale il potenziale in attacco dove, fino a un cam pionato fa,
solo Icardi e Perisic davano garanzie nel poter raggiungere un certo numero di gol in stagione.
Spalletti – facendo scudo sull’entusiasmo dei tifosi che hanno garantito alla società 37mila abbonamenti – aveva altresì chiesto che la rosa presentasse due alternative per ruolo.
E, anche in questo caso (nonostante l’Inter uscirà dal settlement agreement solo nell’estate che verrà),
Suning ha accontentato l’allenatore. In tal senso vanno sottoscritte in toto le parole di Nicola Berti: «Con uno tra Vidal e Modric raggiungeremo il livello della Juve e potremo combattere per lo scudetto».
Già: un piazzamento Champions non basta più ai tifosi.
L’Inter deve lottare per essere un’anti Juve credibile avendo l’indubbio vantaggio di poter affrontare gli impegni in Europa senza eccessive responsabilità
(al contrario dei bianconeri che hanno invece l’obbligo di arrivare a Madrid dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo).
È in campionato che si gioca la partita e lì l’Inter deve esserci fino in fondo. Altrimenti, dopo un mercato tanto imponente,
la stagione andrebbe archiviata con grande delusione da parte di tutti, compresa una proprietà che si è superata,
grazie al mirabile lavoro di Gardini e Ausilio, per costruire una squadra da corsa