Passata l’ubriacatura, né sogni né figurine. Giù le mani dal mercato dell’Inter!

Quando il mercato sarà finito sarà opportuno ripensare a queste ultime 24/48 ore. Una sbornia totale di notizie forse vere, presunte tali o smaccatamente false ribaltate su ogni testata e su ogni social. Nessuno che voleva arrivare secondo, tutti sapevano tutto di tutti, orari, cifre, visite, aerei, cene. Attenzione, lungi da noi condannare chi fa il suo lavoro con serietà e coerenza, se le notizie ci sono si danno e si commentano. Ma alla fine, come sempre, il mercato sorprende tutti fuorchè coloro che cercano di ragionare con un minimo di buon senso.

Capitolo primo: Vidal. Se il cileno non verrà all’Inter come pare, sarà per un motivo estremamente semplice: il Barcellona paga di più. Amen, tutto il resto è noia cantava Franco Califano. Chi sventola ipotesi fantasiose si fa del male da solo. E’ il caso di chi sostiene che Vidal lo avrebbe mollato l’Inter perchè ritenuto troppo simile a Nainggolan. E quindi Ausilio ed il suo staff dopo averlo marcato per settimane, forse per mesi, dopo aver strappato il si del Bayern al prestito con diritto di riscatto per 18 milioni, prezzo da panettone nella settimana di ferragosto, solo il 2 agosto si sarebbero accorti che è simile al Ninja? Non ci stupisce che questa barzelletta venga proposta da qualche testata che notoriamente non ha l’Inter nelle grazie. Ci sorprende che la nobiliti anche qualche osservatore di solito attento e brillante come Fabrizio Biasin ad esempio.

Capitolo secondo: Modric. Tutto può essere nel mondo iperbolico e iperfolle del mercato. Ma se il Real Madrid si privasse in un colpo solo di Cristiano Ronaldo e del miglior giocatore dei mondiali russi sarebbe davvero una rivoluzione epocale. Ed anche pensare che uno come Modric sia disponibile a chiudere la sua straordinaria carriera con un prestito con diritto di riscatto come un Higuain qualsiasi potrebbe essere fuori luogo. La dimensione del giocatore, del suo stipendio, del Real Madrid portano verso tutt’altra direzione.

Le prossime ore diranno se si è trattato di una banale manovra dell’entourage di Modric per mettere pressione a Florentino Perez e strappare un congruo aumento del contratto. Questa potrebbe essere l’ipotesi più credibile, anche se non l’unica. Le cronache delle ultime ore parlano di un contatto decisivo tra Modric e Florentino domenica prossima nel quale il croato potrebbe anche chiedere la cessione. Se per forzare la mano al suo presidente o per cambiare aria davvero lo vedremo.

L’Inter e gli interisti aspettano, lo sanno fare, sono abituati da anni, purtroppo. Resta fermo che il solo fatto che si stia parlando di Modric all’Inter dimostra che la visibilità e l’appeal del club nerazzurro sono ben diversi da quelli degli anni scorsi. E comunque vada a finire, ben diverso è il mercato dell’Inter di quest’anno. I fumi dell’ubriacatura passeranno, si poserà il polverone di retroscena clamorosi e di notizie bomba sganciate da tizio e caio.

Quando tutto tornerà alla normalità (ammesso che qualcosa di normale ci sia nel calcio mercato) nessuno dimentichi da dove veniamo e nessuno faccia finta di non vedere dove e come siamo. Con tutti i limiti, con qualche casella ancora da riempire. Ma con giocatori veri, talenti all’altezza della Champions che riaccoglie i nerazzurri tra le sue braccia affettuose, non con sogni o con figurine. Se poi al risveglio i tifosi dovessero trovare Luka Modric con la maglietta nerazzurra, lì vicino a loro, tra Perisic e Brozovic…ma questo è un altro discorso.