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Quando Luciano Spalletti nella prima conferenza stampa stagionale parlava di top player che finalmente erano interessati all’idea di venire all’Inter si riferiva a Luka Modric e Arturo Vidal.
Tutto si sapeva della trattativa con il Bayern, mentre ieri è stata fatta luce sul lavoro svolto in gran segreto dal ds dopo che Vlado Lemic, l’agente Sime Vrsaljko (con Beppe Riso)
ma soprattutto l’uomo che aveva portato a Madrid Modric dal Tottenham, ha prospettato ai nerazzurri un’operazione “alla Cristiano Ronaldo” per il croato.
Il problema è che di Ronaldo ce n’è uno e Florentino Perez, dopo aver già ceduto il suo campione più rappresentativo non può certo perdere il secondo della fila che, tra l’altro, è fresco di elezione come miglior giocatore del Mondiale.
Per questo motivo Ausilio ha parallelamente intavolato la trattativa per Arturo Vidal
(a cui non si riferiva Spalletti semplicemente perché il cileno aveva detto sì all’Inter già un’estate fa quando la squadra non era nelle coppe europee)
era stato un buon profeta Alessandro Antonello, amministratore delegato del club, quando (dopo il successo all’Olimpico sulla Lazio)
aveva parlato di Champions come acceleratore dei piani di Suning e aveva sottolineato come l’Inter sarebbe stata da corsa per lo scudetto già nel prossimo campionato.
Ma torniamo a Modric. Pure lui, dopo aver vinto la terza Champions consecutiva – la quarta considerando pure la Decima conquistata con
Carlo Ancelotti – ha maturato la convinzione di dover cambiare squadra per ritrovare motivazioni e allungarsi la carriera alla vigilia dei 33 anni, che il croato traghetterà il 9 settembre.
L’addio di Zinedine Zidane ha fatto il resto: così la volontà di chiudere la carriera a Madrid è venuta meno, come spiegato da Lemic ad Ausilio.
L’ingaggio da 11 milioni di euro (bonus inclusi) che il Real gli garantirà fino al 2020 non è un problema, altrimenti l’Inter non si sarebbe nemmeno imbarcata nell’avventura,
stesso discorso legato alla clausola rescissoria da 500 milioni: chi ha prospettato l’affare ai nerazzurri è convinto che il reale valore del cartellino per un giocatore di quella età sia 50 milioni.
Modric, dal canto suo, attende notizie da Porto Cervo dove si gode le vacanze post Mondiale con la moglie Vanja.
Le pratiche di divorzio sono state avviate e tra i media madrileni c’è già chi agita lo spettro di un’altra clamorosa partenza.
Non la pensa allo stesso modo Florentino che, al momento, è insormontabile ostacolo all’affare anche perché il Real, dopo aver ceduto Ronaldo,
non ha ancora trovato un suo sostituto e il malumore della tifoseria diverrebbe insostenibile nel caso in cui ci fosse un altro clamoroso addio.
Dal canto suo Vidal – che oggi inizierà con il resto della squadra la seconda fase della preparazione a Tegernsee (località a una cinquantina di chilometri da Monaco) – aspetta (e spera) che la tempesta passi in fretta.
L’Inter si sta distreggiando con la diplomazia per non far sembrare il cileno una seconda scelta: le grandi squadre d’altronde sanno anche giocare su più tavoli e l’Inter, non fa eccezione.
Questa situazione di surplace non potrà certo durare in eterno.
Secondo indiscrezioni, tra l’altro, sarebbero già state prenotate per sabato le visite mediche del cileno con l’Inter
(il giocatore ha già svolto una parte di test in Germania – previo permesso del Bayern – per verificare le condizioni del ginocchio operato in primavera).
Vidal che, a questo punto, attende soltanto il via libera da Ausilio. Modric (e Mister X) permettendo