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Dopo la sconfitta ai rigori contro il Chelsea, l’Inter ha conquistato la prima vittoria nell’International Champions Cup e ha interrotto una serie di 4 gare di precampionato senza successi. Ci è riuscita grazie a una ripresa nella quale ha aumentato il numero dei giri del suo motore e all’ennesima prestazione super di Lautaro Martinez. L’argentino ex Racing merita un capitolo a parte: controlli d’alta scuola, dribbling, un gol sfiorato di testa e la rete che ha deciso il match su cross di Dalbert e velo di Politano. Il Toro, già al terzo sigillo, reclama spazio non solo come vice-Icardi. Il tecnico toscano può essere soddisfatto del suo nuovo gioiellino che non ha solo tecnica, ma pure un fisico davvero ‘importante’. Può essere lui, insomma, la grande sorpresa della stagione.
Detto dello show di Lautaro, è obbligatorio rimarcare la prova nel complesso positiva di un’Inter cresciuta nella seconda frazione e capace di mettere in difficoltà gli avversari. Politano ha poi dimostrato di avere la tecnica e la sfrontatezza per far bene anche in nerazzurro, ha provato l’uno contro uno e ha accelerato spesso, Asamoah in mezzo al campo ha già ritrovato i giusti punti di riferimento, ma dopo un inizio con qualche lacuna è piaciuto pure Dalbert. Altro dato positivo gli zero gol subiti grazie alle parate di un super Handanovic. Non succedeva dalla prima amichevole. Il Lione, più avanti come preparazione (inizierà il campionato il prossimo week end), è stato un banco di prova molto impegnativo e non ha fatto sconti. I francesi hanno lasciato il possesso all’Inter e l’hanno aspettata nella propria metà campo, ma a livello di occasioni create non c’è stato paragone.
La differenza tra le due formazioni nel primo round è sembrata netta, soprattutto a livello di passo l’Inter era priva di diversi titolari (i tre croati più Nainggolan oltre a Candreva, Miranda e Borja Valero), mentre il Lione, che ha schierato una squadra molto giovane, ha lasciato inizialmente in panchina le stelle Tousart e Depay. Su un campo in pessime condizioni i transalpini hanno sfruttato gli errori in fase di palleggio degli avversari, con Spalletti che in panchina si è spesso lamentato per i continui errori nei passaggi e per la lentezza nel costruire la manovra.
La ripresa nerazzurra è stata migliore rispetto al primo tempo e se Lautaro è stato ancora più decisivo (suo l’1-0; prima del 45’ aveva fatto ammonire tre avversari), nel complesso è stata tutta la squadra a crescere, a provare a pressare più alta, a sfondare sulle corsie laterali e a provare le giocate sulle quale ha lavorato alla Pinetina. Considerato che quello di ieri era una specie di anticipo di Champions League, l’impressione generale è stata discreta in attesa dell’ultimo test di sabato a Madrid contro l’Atletico.