Mogli, ombrelloni, creme e gamberoni. Ma Modric rovina le ferie degli interisti
Inter Modric, pensiero fisso anche nelle ferie
(Inter Modric) Primi giorni d’agosto, prime ferie per molti, dovrebbe essere il momento del relax più totale. Il mare, gli amici, quintali di orate e gamberi che sfrigolano sulle griglie. Le mogli che lasciano per qualche giorno lo sport preferito (massacrare i marroni dei coniugi) per ciaccolare h24 con la vicina d’ombrellone.
Attività da cui possono scaturire le infamie più indicibili a riguardo di amiche, conoscenti e della bellona in prima fila. Le corna la fanno da padrone, i soldi vengono al secondo posto a pari merito con il morbillo dei figli.
Intanto l’esemplare di “homo sportivus” ha preso il caffè, ha salutato i vicini, è passato oltre il turbamento di vedersi nuovamente esposto al pubblico ludibrio per il panzone e le maniglie dell’amore, si sistema sul lettino a cavalcioni, si accende la prima sigaretta e apre il giornale.
E’il sogno che si materializza, l’istante in cui si sente in pace con Dio e con gli uomini, quel magic moment sognato da un anno… su cui piomba come una saetta la richiesta della dolce metà. “Mi spalmi la crema?” 9 volte su 10 proprio mentre sta aprendo il giornale sulla pagina dello sport. Lo fanno apposta, guardano con la coda dell’occhio e poi zac, colpiscono come un serpente a sonagli.
I giovani lettori che ancora non hanno provato cosa si prova in quel momento hanno poco da ridere. Capiranno, proveranno anche loro, è solo questione di tempo.
Il croato rovina le ferie degli interisti
Per la gran parte della razza “homo sportivus” i guai possono anche finire qui. Non per il tifoso interista però , giammai.
L’interista sotto l’ombrellone in questi giorni lo si riconosce subito. Mentre lo juventino ride e brinda all’arrivo di CR7, mentre il milanista salta e balla come uno scampato ad uno tsunami o ad un terremoto, l’interista lo vedi li, pensieroso, roso dal tarlo dell’incertezza.
Cupo, risponde a monosillabi, si vede che la sua testa non sta a Forte dei Marmi, a Porto Rotondo o sulle Dolomiti. No, i suoi pensieri sono espatriati, stanno in Spagna, a Madrid. “Che minchia dirà Modric a Florentino quando si vedranno? E come la prenderà il presidente, lo lascerà partire?”
Se fino a prima della partenza il nostro nerazzurro pensava di vivere un’estate da leoni, sventolando in faccia agli amici gli arrivi di Nainggolan e De Vrji, Lautaro che la butta dentro come se giocasse in serie A da 10 anni, il record di abbonamenti che gli altri se li sognano, tutto questo orgoglio passa in secondo piano rispetto al cataclisma di sensazioni provocate da Modric.
Certo, c’è la speranza di arrivare nei prossimi giorni in spiaggia con un sorriso a 32 denti sventolando la Gazza che annuncia la buona novella. Ma adesso, anche per il carattere fisiologicamente tendente al pessimismo proprio degli interisti, il sentimento percepito come (quasi) ineluttabile è che si tratti di una pia illusione e che si trasformi in un boomerang che gli amici gli sbatteranno sui soliti 32 denti appena il sogno svanirà.
Troppe le botte prese dalla vita negli ultimi anni, troppe le voci che hanno alimentato speranze trasformatesi in delusioni cocenti. Non sa quasi più sperare l’interista medio, è diventato un mostro di realismo. Su con la vita fratello interista, anche Spalletti ha detto che spera insieme ai tifosi! “Ma va, quasi quasi meglio spalmare la crema…”