Modric: Wish you were here (ma va bene comunque)
Calciomercato Inter Modric: i Pink Floyd sapevano già
(Calciomercato Inter Modric) Era il 1975 quanto Roger Waters e David Gilmour crearono questo capolavoro eterno. A distanza di oltre 40 anni si intrecciano ancora le dispute se sia dedicata a Syd Barrett, fondatore della band distrutto dall’abuso di stupefacenti o alla nonna di Roger Waters.
Vorrei che fossi qui, cantavano i Pink Floyd. Più o meno lo stesso ritornello che da giorni si stanno ripetendo ossessivamente molti tifosi nerazzurri. Con il pensiero a Modric naturalmente. Anche qui c’è un band di mezzo, quella di Spalletti, anche qui c’è l’uomo che brucia, come nella copertina dell’album.
E’ il tifoso nerazzurro che arde nell’attesa, amplificata da centinaia di post, messaggi, like messi bella posta, notizie che rimbalzano. Vedere questo genio all’Inter sarebbe un sogno, come una reunion di Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright. Perché lui non gioca solo a calcio, lui come pochi altri dirige una sinfonia in campo con la bacchetta della sua intelligenza.
Stesso terreno, stesse paure
“Year after year,
running over the same old ground.
What have we found?
The same old fears,
wish you were here”
“Anno dopo anno,
correndo sempre sul solito terreno,
cosa abbiamo trovato?
Le stesse vecchie paure.
Vorrei che tu fossi qui”
Così recita l’ultima strofa del capolavoro dei Pink Floyd. Il contesto era tutt’altro, ma sembrano parole profetiche. L’Inter tornerà a correre, anche quest’anno, anzi, quest’anno più che mai sul solito terreno, il nostro vecchio, caro, amato Meazza.
Ci troveremo le solite paure, quelle di sempre, di tutte le domeniche, di tutti i mercoledì, perché questo è il meraviglioso e infernale destino del tifoso, più che mai di quello nerazzurro. Chiunque sia a vestire quelle maglie, il campione celebrato o il giovane che mette la testa in prima squadra per la prima volta
Vorrei che tu fossi qui Luka Modric, ma se non ci sarai alla fine non cambierà poi molto.