Mercato Inter: il vero protagonista è stato lui, una standing ovation gli è dovuta

Mercato Inter: Ausilio dalle critiche feroci alla ribalta

(Mercato Inter) Negli anni scorsi aveva sempre passato il periodo più infuocato del calcio mercato estivo all’ombra di qualcun altro. Una volta Kia Joorabchian, l’anno scorso Walter Sabatini. Molti lo hanno irriso, altri non lo consideravano all’altezza dell’Inter. Nel mercato 2017 ci furono esempi fulgidi di colpi di sole estivi, con incoronazione a re del mercato di Massimiliano Mirabelli e contemporanea raffica di scherni, se non di peggio, per Ausilio.

Poi le cose del calcio prendono un’altra strada, i risultati li abbiamo visti, Kalinic e Andre Silva scaricati in un baleno al primo offerente, il buon Leonardo e Maldini indaffarati come matti a mettere toppe per rimediare ai guasti di un anno fa.

Ausilio intanto si gode la sua rivincita, in silenzio e lavorando, come si addice ad un dirigente di valore. Coloro che 12 mesi fa lo scherzavano oggi pubblicano editoriali intrisi di cenere che cade dalle loro teste, spendendo aggettivi che gli anni scorsi erano riservati solo ad altri.

Osannato da tutti

Mercato lucido, intelligente, economico, e via dicendo. Va bene così, vedere questi scienziati sorridere a denti stretti per dare a Piero quel che è di Piero ci basta e avanza.

Vederli rosicare mentre sono costretti a parlare dell’eventualità di Modric in nerazzurro ancora di più. Si perché molti di loro hanno stappato bottiglie di quello di buono per l’arrivo di CR7 alla Juventus ma mai e poi mai si sarebbero immaginati la sola possibilità che il top player dei mondiali potesse dire “voglio andare all’Inter”. Scandalo, blasfemia, certe cose si dicono solo per la Juve e, appena messe le cose a posto dalle rovine cinesi, magari anche del Milan. Ma che c’entra l’Inter con giocatori di questo livello? C’entra, e c’entrerà ancor di più dall’anno prossimo, quando saranno spenti una volta per tutte i tizzoni del FFP.

I cinesi indicano la strada e Piero Ausilio mette in pratica, un binomio che ha già fatto venire l’orticaria a molti in questo mercato e che mostrerà i suoi frutti migliori dal prossimo futuro.

Nel frattempo Ausilio lavora con la schiena dritta e capacità consolidate. Meno due al gong finale. Non succederà, ma se dovesse arrivare anche Modric si dovrà parlare di un autentico capolavoro. E se anche non andrà così, tutti in piedi lo stesso, la standing ovation per Piero Ausilio è d’obbligo.

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Giacomo Beretta