Il sogno Modric è svanito improvviso così com’è cominciato. La società nerazzurra, che non ha mai fatto un comunicato ufficiale in merito, ha tenuto la possibile trattativa dormiente in un angolino, in attesa che si potesse sviluppare per uno strappo di Modric con il Real. Strappo che non si è consumato. Così la società di corso Vittorio Emanuele non ha forzato.
Era già inizialmente un’operazione complessa, che si sarebbe potuta concludere solamente a determinate condizioni e se il presidentissimo Florentino Perez fosse stato più sensibile ai desideri di Modric di vestire nerazzurro. Che poi, anche questi desideri, sono tutti da dimostrare. Come da dimostrare sarebbe la scorrettezza – di cui parla Perez – da parte dell’Inter nel trattare con un giocatore sotto contratto.
Dalla Spagna sono volate parole infuocate all’indirizzo dei nerazzurri. Con le merengues che farebbero valere i loro diritti a suon di carte bollate e tribunali. La verità è che sia il Real, sia l’Inter e sia Modric sono convinti di non essere andati mail oltre il lecito. Abbiamo discusso di questa vicenda da un punto di vista legale con l’avvocato Luis Vizzino, avvocato, esperto di diritto sportivo e agente FIFA, che ci ha fornito un parere qualificato sull’argomento e ha espresso un giudizio globale sul mercato dell’Inter.
Una considerazione sul mercato dell’Inter. Cosa è mancato secondo lei?
«Lo ritengo il mercato migliore degli ultimi anni. Sono arrivati calciatori importanti in una squadra che, a dire il vero, già lo scorso anno era competitiva. Cosa è mancato? Beh, Modric avrebbe rappresentato la classica ciliegina sulla torta, ma l’operazione non era semplice da concludere. Darei comunque un 8 pieno alla campagna acquisti nerazzurra.»
Vicenda Modric. Florentino Perez vuole denunciare l’Inter per aver approcciato il croato senza il permesso del Real. In casi come questo, con una clausola con la quale un giocatore può liberarsi quando vuole, ci sono gli estremi per procedere in tal senso?
«Bisognerebbe capire come realmente sono andate le cose. Dal punto di vista regolamentare, una società non può intavolare trattative con un calciatore tesserato per altro sodalizio, se non previa autorizzazione di quest’ultimo. L’esistenza di una clausola risolutoria non comporta, in tal senso, alcuna variazione normativa: la proposta di acquisto delle prestazioni sportive deve essere comunque, in primis, trasmessa alla società che ne è titolare. L’unica eccezione a quanto detto è rappresentata dal caso in cui l’atleta è in scadenza di contratto: in tale circostanza, e più precisamente nei sei mesi antecedenti la conclusione del rapporto contrattuale, l’eventuale società di destinazione e il calciatore potrebbero intavolare trattative senza richiedere alcuna autorizzazione.»
Tra l’altro pare sia stato Modric a inviare segnali all’Inter e non il contrario, stando a quello che si dice. I nerazzurri hanno, secondo lei, rispettato le regole?
«Dice bene… stando a quello che si dice. Ad ogni modo, questo potrebbe rappresentare un problema tra Modric e il Real Madrid, in quanto un calciatore deve comunque attenersi alle regole imposte, anche dal punto di vista “comunicativo”, dalla società di appartenenza. Tuttavia, non mi sembra ci siano state all’uopo dichiarazioni ufficiali del campione croato.»
Considerando la Juventus la favorita per lo scudetto, chi viene subito dopo e chi lotterà per i piani alti della classifica?
«Dopo la Juve vedo una lotta serrata Inter, Napoli, Roma e Milan, con i nerazzurri leggermente favoriti.»
Il migliore acquisto dell’Inter di questa tornata di mercato e come giudica l’operato di Ausilio.
«Si è parlato pochissimo di Nainggolan. Io lo considero un calciatore unico nel suo genere, completo. Spalletti lo conosce benissimo e saprà sfruttare al meglio le sue grandi potenzialità. Ausilio ha fatto un lavoro egregio: ha concluso acquisti mirati, puntellando la squadra laddove se ne avvertiva la necessità.»